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Oppido/L'incontro è stato
preceduto dall'inaugurazione della "Fiera dell'Annunziata"
L'agricoltura può ancora rilanciare lo sviluppo
Il tavolo dei lavori
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – I problemi che affliggono l’agricoltura e
il suo possibile rilancio attraverso progetti e nuove
politiche di sviluppo sono stati gli argomenti trattati
durante un convegno, a Palazzo Grillo, che ha avuto come
tema “Attività produttive connesse all’olivicoltura e
viticoltura come fattore di sviluppo per la valorizzazione
del territorio”. Un’incontro organizzato dall’associazione Aspromare e dal Comitato festa Maria SS. Annunziata con il
patrocinio dell’Assessorato provinciale alle attività
produttive e del Comune. L’inizio dei lavori è stato
preceduto dall’apertura e dall’inaugurazione dell’area
espositiva della “Fiera dell’Annunziata”, in programma per
tre giorni con numerosi stands a disposizione dei
visitatori.
Coordinati dall’avv. Vincenzo Barca, i lavori sono iniziati
con l’intervento del presidente dell’Amministrazione
provinciale Giuseppe Raffa. << Occorre valorizzare i
prodotti tipici locali – ha detto Raffa – perché con la loro
specificità, costituiscono una delle poche risorse
occupazionali di cui il territorio dispone>>. Un tema quello
dei prodotti tipici ripreso, a vario titolo, da altri
relatori come Pierfrancesco Multari dell’Associazione
italiana sommeliers e Pietro Molinaro, presidente regionale
della Coldiretti.
A dare il benvenuto ai tanti intervenuti è stato, con un
breve intervento, il sindaco Bruno Barillaro. Saluti
ribaditi anche dal parroco don Benedetto Rustico, da
Beniamino Pontoriero, presidente dell’associazione Aspromare
e dal sindaco di Scido Giuseppe Zampogna, presidente del
comitato “Città degli Ulivi”.
Le specifiche e difficili condizioni in cui, attualmente,
versa l’agricoltura e i possibili rimedi che potrebbero
risollevarne le sorti sono stati prospettati, attraverso una
minuziosa ed articolata disamina, dall’assessore provinciale
alle Attività produttive Domenico Giannetta. Anche lui ha
ravvisato la necessità di assumere iniziative finalizzate a
far conoscere e promuovere il più possibile quei prodotti
sani, frutto di una secolare e ineguagliabile tradizione
artigianale e contadina << Abbiamo un patrimonio invidiabile
– ha, detto, tra tante altre cose – che dobbiamo far
fruttare per invertire il progressivo trend negativo in
termini di sviluppo e occupazione che in atto caratterizza
il nostro territorio>>.
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