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OPPIDO/L'ultima fatica di
Gangemi tra fantasia e storia
Barillaro, Foti, Frisina, Ursida, Gangemi
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – Dopo la presentazione presso numerosi
saloni letterari sparsi in Italia, “La signora di Ellis
Island”, l’ultima fatica letteraria di Mimmo Gangemi,
scrittore originario di Santa Cristina d’Aspromonte, č
“sbarcata” a Oppido (Palazzo Grillo) su iniziativa
dell’Amministrazione comunale e dall’associazione culturale
“Geppo Tedeschi”. L’evento culturale – che ha destato
interesse e partecipazione sia a Oppido che nei pesi vicini
- č stato introdotto e moderato da Maria Frisina e Maria
Giovanna Ursida, dell’associazione “Geppo Tedeschi” dopo i
saluti dei sindaci di Oppido e S.Cristina Bruno Barillaro e
Domenica Gangemi. Filippo Foti, dirigente scolastico, ha
tracciato il profilo dell’autore e, attraverso una lunga
relazione, ha illustrato e commentato il romanzo in maniera
completa ed esaustiva.
<<Protagonista del romanzo č la Calabria – ha esordito Foti
- , le sue popolazioni, i nostri contadini, vessati ma mai
vinti, il bisogno di voltar pagina, il desiderio di
riscattarsi da questa terra, che sembra inchiodata
sull’immobilismo. Non mancano, poi, gli aspetti tipici di
questa nostra regione, le dinamiche sociali tra ricchi e
poveri, le sventure, che sono connaturate alla nostra terra,
la magia, le tradizioni e i costumi>>. Per collocare
l’autore nel contesto letterario calabrese, Foti ha preso in
esame gli scrittori del nostro territorio (Alvaro, La Cava,
Seminara, Asprea) cercando dissonanze e concordanze con lo
stesso autore.
<<”La signora di Ellis Island” č un romanzo storico – ha
evidenziato il dirigente scolastico, esperto e profondo
conoscitore della letteratura italiana e calabrese – e lo
scrittore, coniugando senza sbavature le veritŕ storiche con
fatti e personaggi frutto della sua fantasia, narra
“l’epopea” di tre generazioni il cui capostipite, Giuseppe,
parte per l’America per migliorare le proprie condizioni di
vita e quelle dei suoi familiari. Il tutto, in un contesto
storico caratterizzato dall’emigrazione, dalle due guerre
mondiali, dal fascismo e dall’immediato dopo guerra>>.
Un piccolo stralcio della lunga e lusinghiera recensione che
il noto giornalista e scrittore Curzio Maltese ha dedicato
al libro di Mimmo Gangemi, riassume e suffraga il grande
favore con il quale la critica ha accolto l’opera: << Chissŕ
dove s'era nascosto in tutto questo tempo il talento di
Mimmo Gangemi…. Dopo la novella “Il giudice meschino”
(selezionata per il premio Bancarella, ndc) pubblicata due
anni fa, l’ingegnere calabrese esordisce, ora, a
sessant’anni, nel romanzo, con uno dei rari capolavori della
letteratura italiana della nostra epoca: “La signora di
Ellis Island”, un libro di grande spessore narrativo che,
senza alcun dubbio, va ad arricchire il panorama editoriale
italiano>>.
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