27 AGOSTO   2006  
 
 
  Oppido-Palmi/ Asl 10, a Palmi si decide stasera la data dello sciopero generale
Sanità, la guerra continua

Oppido, forse parte la denuncia penale. Rugolo: troppo penalizzati

 


Vincenzo Vaticano

Giuseppe Mazzù 

 

Giuseppe Rugolo                             Il municipio di Oppido occupato dai manifestanti

OPPIDO - Continua intanto senza sosta (notte e giorno, da giovedì scorso) l'occupazione del municipio di Oppido. L'assemblea popolare permanente costituitasi spontaneamente tiene a ribadire, attraverso un ristretto gruppo di portavoce (in prevalenza donne), l'estraneità del movimento a qualsiasi logica politica o di partito. Contemporaneamente, si stanno vagliando le possibili forme di lotta democratica da mettere in atto per dare forza alla protesta e richiamare l'attenzione delle pubbliche istituzioni. Non viene esclusa la presentazione di una denuncia collettiva alla Procura della Repubblica finalizzata all'individuazione di chi, nel tempo, con il proprio comportamento omissivo ha determinato l'inapplicazione della legge regionale 11/2004 che prevedeva, per l'ospedale di Oppido, lo status di "ospedale montano". Intanto, il sindaco Giuseppe Rugolo con una lettera aperta trasmessa a tutti i sindaci della Piana e della fascia preaspromontana, ai sindaci delle città calabresi sede di ospedali montani nonché a numerosi presidenti e commissari di organismi territoriali, scrive che «le ultime decisioni aziendali costituiscono un grave errore di valutazione che non possono non avere, per le comunità che vivono in zone obiettivamente disagiate, conseguenze devastanti». Rugolo, dopo alcune considerazioni su quelli che dovrebbero essere gli obiettivi primari (efficacia ed efficienza) della riorganizzazione della rete ospedaliera, evidenzia come «alcuni di questi obiettivi sono condivisibili, ma i provvedimenti di ridimensionamento dell'ospedale di Oppido, ancor più che quelli relativi a Palmi e Taurianova, richiedono una più attenta valutazione». «Palmi e Taurianova – argomenta – sono infatti comuni molto, troppo vicini rispettivamente a Gioia Tauro e Polistena; Oppido Mamertina non solo non è altrettanto vicina, ma è ad essi collegata da una strada che spesso, per lungo tempo, non è percorribile: l'alternativa è una via lunga e tortuosa che si aggiunge a quella, già abbastanza lunga e tortuosa, che devono percorrere i pazienti provenienti dai paesi più interni e per i quali l'ospedale di Oppido è stato da sempre importante anzi essenziale punto di riferimento».

PALMI – Ormai l'iniziativa popolare per l'ospedale di Palmi ha preso un indirizzo preciso che va verso la mobilitazione permanente e lo sciopero ganerale, anche se non abbandona la via del confronto politico con le istituzioni regionali e la dirigenza dell'Asl 10. Stasera il comitato di ccoordinamento cittadino, formato da amministratori, raggruppamenti politici, associazioni e comuni cittadini si riunirà in municipio per decidere la data dello sciopero e le tappe da percorrere. Lo ha annunciato l'avv. Santo Surace, presidente del coordinamento stesso. In un lungo documento, dopo una ferma condanna dell'operato dell'Azienda ospedaliera ai vari livelli per la disattivazione di Cardiologia – che avrebbe «operato di fatto l'interruzione di un pubblico servizio» – manifesta disapprovazione per l'atto aziendale ritenendolo «palesemente illegittimo in quanto: contrasta con la pianificazione regionale e, specificatamente, con il Piano sanitario regionale vigente 2004-2006, nonché con le scelte di pianificazione locale e nazionale; non pratica una buona tecnica aziendale; non promuove la salute nel territorio sulla base dei dati epidemiologici reali rilevati sulla popolazione esistente; disattende gli indirizzi fissati dalle precedenti conferenze dei sindaci e quelli aziendali che nel rispetto del Psr prevedevano per Palmi e Gioia Tauro le diversificazioni delle rispettive attività: polo medico Palmi, polo chirurgico Gioia Tauro, con mantenimento della Cardiologia-Utic a Palmi)». Nel documento si propone «di valorizzare i presidi ospedalieri, compreso quello di Palmi, migliorando la qualità e la modernità dei servizi erogati; di avanzare formale richiesta all'Azienda di rivedere e/o rimodulare l'atto aziendale accordando al presidio ospedaliero di Palmi le funzioni integrate di polo medico mantenendovi la Cardiologia e l'Utic, nonché il Pronto soccorso e le altre specialità esistenti». Il documento conclude annunciando una giornata di sciopero generale in città. Inoltre, propone la nomina di una commissione composta dal sindaco, dai capigruppi consiliari, rappresentati politici e sindacali e del coordinamento cittadino per un incontro urgente con il presidente della Giunta regionale, con l'assessore alla Sanità, con il direttore generale dell'Asl 10 e con il Comitato dei Sindaci per realizzare insieme un "progetto per la salute".

 

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