MOLOCHIO - Un gravissimo atto intimidatorio, che
non poco ha sorpreso e turbato il piccolo centro pre
aspromontano (ormai da tempo avulso, quasi completamente, da
questo tipo di avvenimenti), è stato perpetrato ai danni del
sindaco Beniamino Alessio, consulente aziendale, che dopo la
vittoria elettorale riportata capeggiando una lista civica,
da quattro anni (aprile 2005) guida la locale
amministrazione comunale. È stato lo stesso primo
cittadino che ieri, a distanza di alcuni giorni
dall'accaduto, ha ritenuto opportuno dare la notizia
attraverso un comunicato stampa. «La notte tra sabato
e domenica scorsa, più o meno alle ore 2 – informa Alessio
–, ho trovato, uncinata alla porta del mio ufficio (nel
centro del paese ndc), una busta di plastica di colore
bianco nel cui interno si trovavano: due lumini di cimitero,
già usati per metà, di dimensioni diverse, cioè uno grande e
l'altro più piccolo; una busta da congelatore nel cui
interno è stato posto un uccello rapace morto con dei fiori
messi sopra; un'altra busta più piccola della precedente,
all'interno della quale si trovavano otto cartucce calibro
12 caricate a palla asciutta, 4 bossoli di pistola di
piccole dimensioni e un altro oggetto che non sono riuscito
ad identificare». Tutto il materiale descritto è stato
preso in custodia dai carabinieri della locale stazione,
intervenuti tempestivamente dopo l'immediata segnalazione
del sindaco. I militi dell'Arma, con a capo il maresciallo
Croce, hanno provveduto ad effettuare i rilievi del caso
avviando, nel contempo, le indagini per cercare di risalire
e individuare gli autori del grave gesto di inequivocabile
minaccia nei confronti del primo cittadino.
Nonostante il grave fatto Alessio dimostra, con le sue
dichiarazioni, indignazione più che paura poiché ritiene il
gesto, oltre che vigliacco, anacronistico e assurdo. «Siamo
alle soglie del 2010 – dice a tal proposito – e non è più
ammissibile che qualcuno possa pensare, utilizzando simili
atti, di poter cambiare il corso dell'azione amministrativa.
Io sono sempre presente al mio posto e avrei preferito che
costui, o costoro, si fosse avvicinato per esplicitarmi le
sue doglianze invece di comportarsi meschinamente». Con
convinzione e risolutezza aggiunge poi: «Continuerò ad
andare dritto per la mia strada senza indugi e
tentennamenti, nella consapevolezza di aver sempre agito nel
massimo rispetto delle regole democratiche e non consentirò
assolutamente che alcuno possa annoverarsi in un fantomatico
elenco di personaggi intoccabili».