|
Molochio / Il
sindaco chiede all'on. Napoli di rinunciare all'immunità
parlamentare
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – «Ho letto con ilarità la
sua interrogazione parlamentare indirizzata al ministro
dell'Interno e, non le nascondo che per un momento ho creduto
si fosse trattato di un puro errore di battitura quello di
veder citato il nome del mio comune nell'elenco per il quale
veniva chiesto lo scioglimento del consiglio comunale». È
questo il prologo della lunga e dura lettera aperta
sottoscritta dal sindaco di Molochio, Giuseppe Mezzatesta, per
esecrare il comportamento del deputato di An, Angela Napoli,
rea, a suo dire, di una immotivata e sgradevole «provocazione»
istituzionale nei confronti dell'amministrazione provinciale
di Reggio Calabria e di altri cinque comuni (tra cui Molochio)
della provincia reggina. Una lettera che, oltre all'on.
Napoli, è stata indirizzata al ministro dell'Interno, al
prefetto, ai sottosegretari Minniti e Veneto, a vari esponenti
politici e ai sindaci degli altri comuni coinvolti dalla
parlamentare nella sua interrogazione dello scorso 18
settembre. A dire il vero, anche le sezioni molochiesi di
alcuni partiti politici hanno reagito alle esternazioni di
Angela Napoli con comunicati altrettanto duri e taglienti.
Tuttavia, per ovvi motivi di spazio, è possibile riportare
solo alcuni passi salienti del documento stilato dal sindaco
anche a nome dell'amministrazione comunale di Molochio.
«Personalmente – dice il sindaco – la ricordavamo... quanto
meno come persona coerente e corretta professionista
scolastica: come è mai possibile che si sia trasformata, in
questi anni, in una cultrice della menzogna più sfrenata al
servizio di uno schieramento politico che da anni fa finta di
aver cambiato rotta rispetto al riconosciuto disonorevole
passato». E ancora «Non è concepibile che lei si faccia
promotrice di un'azione articolata e organizzata con l'aiuto
determinante di pseudo politici locali, affaristi di turno e
da burocrati incompetenti, solo per ritorsione verso coloro i
quali si sono affermati democraticamente e
incontrovertibilmente, nell'ultima tornata amministrativa,
ricevendo il consenso di 960 elettori, 58 in più della lista
avversa e 40 in più rispetto alla prima elezione del '95... I
suoi informatori locali le hanno passato sottomano
informazioni ormai sorpassate, notizie fasulle, cifre
pretestuose... A tal fine la invito ad essere presente il 30
settembre nell'aula del consiglio comunale di Molochio quando,
verranno smascherati i cultori dell'odio e della vendetta, ma
soprattutto verranno dimostrate nei fatti le falsità e le
illazioni che lei poco sapientemente ha voluto porre in
evidenza e che, con il tempo, si ritorceranno politicamente
verso chi le ha prodotte e predicate». Il primo cittadino di
Molochio, dopo l'elencazione di un interminabile elenco di
fatti e circostanze inerenti l'attività amministrativa passata
e presente preannuncia l'invito al ministro dell'Interno (e al
prefetto) di un dossier completo sulle problematiche
evidenziate dall'on. Napoli, con l'invito a informarsi e a far
chiarezza su un paese che ha la volontà di camminare con le
sue gambe e «se vorrà, quando vorrà, si dimostri vicino a
questa comunità locale, onorandoci anche di una visita che le
faremo trascorrere tra la gente e con le istituzioni alle
quali il sottoscritto ha giurato fedeltà». Diverso,
ovviamente, l'invito finale all'on. Napoli: «Ci lasci lavorare
in santa pace, Molochio ha subìto l'onta di uno scioglimento
anticipato e, nel giro di pochi anni anche la gestione di
commissari prefettizi. I molochiesi rigetteranno, ancora una
volta, al mittente le provocazioni, le offese e le velate
intimidazioni. Certo lei non avrà il coraggio di aprire una
piccola breccia del suo scudo di immunità parlamentare per le
denunce che le pioveranno addosso per aver diffamato,
calunniato e offeso non solo un sindaco, ma una città onesta.
È semplice fare i forti e proteggersi dal confronto, anche
giudiziario, ma la piccolezza di un individuo si misura anche
con simili comportamenti». |
|