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Oppido/In
un convegno del movimento "Presenza popolare" si presenta il
gruppo di volontari
Protezione civile,
ecco il piano
Individuate le aree del territorio cittadino esposte a frane e
smottamenti
Bonarrigo, Crupi, Torchia, Imbalzano, Marino,
Paiano e De Paoli
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Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – << I principali attori della
protezione civile siamo noi tutti. La politica deve fare la
sua parte ma è di fondamentale importanza la partecipazione
del cittadino che, adottando corrette norme di
comportamento, costituisce una preziosa risorsa e può
contribuire in maniera determinante a ridurre l’entità dei
danni soprattutto nel caso di eventi calamitosi improvvisi e
non prevedibili>>. Con diverse sfumature, è stato questo il
concetto più volte ribadito nel corso del convegno -
tenutosi presso la sala congressi di Palazzo Grillo – che ha
avuto come tema “Quale Protezione civile? – La Protezione
civile regionale e i riflessi sul territorio”.
Un incontro, promosso dal locale movimento politico
culturale “Presenza popolare” e caratterizzato dalla
partecipazione e dagli interventi di tutti i rappresentanti
istituzionali interessati ai vari livelli, comunale,
provinciale e regionale: il sindaco Bruno Barillaro, il
comandante stazione Cc Andrea Marino, il parroco don
Benedetto Rustico, il comandante della Polizia provinciale
Domenico Crupi, l’assessore provinciale Domenico Giannetta,
il consigliere regionale Candeloro Imbalzano, il
sottosegretario regionale alla Protezione civile Franco
Torchia. Presente, anche, il consigliere regionale
dell’ordine dei geologi Giuseppe Paiano e la ricercatrice
esperta di Protezione civile Rosa De Paoli dell’Università
Mediterranea.
Il moderatore Caterina Bonarrigo (“Presenza popolare”) ha
introdotto i lavori informando i presenti dell’avvenuta
adozione, da parte del Comune, del Piano comunale di
Protezione civile che, durante i lavori è stato illustrato,
in tutte le sue articolazioni, dal maresciallo Marino che ha
contribuito alla sua elaborazione ed è stato designato dagli
amministratori comunali, coordinatore del costituendo
“Gruppo comunale volontari di Protezione civile” del Comune
di Oppido.
Candeloro Imbalzano, dopo un breve riassunto della normativa
che a livello nazionale regola il delicato settore della
Protezione civile, ha delineato, tra l’altro, la condizione
in cui, a livello regionale, ci si trova ad operare con
risorse spesso insufficienti per far fronte alle emergente
sempre più frequenti nel nostro territorio.
Crupi ha spiegato i modi in cui la Protezione civile
provinciale si raccorda con quella regionale e locale dove
il sindaco, ha evidenziato, costituisce la cellula
principale di tutto il meccanismo anche se, ha aggiunto,
parecchi comuni risultano, al momento, sprovvisti del Piano
comunale. Ha inoltre sottolineato l’imprescindibile ruolo
esercitato dai gruppi di volontariato quando essi operano in
possesso dei requisiti e della necessaria formazione
richiesta. Al costituendo gruppo di volontari oppidesi ha
offerto gratuitamente la disponibilità di tutte le risorse
umane e di mezzi della Polizia provinciale necessari alla
loro formazione.
Il geologo Paiano, con l’ausilio di alcune diapositive, ha
parlato di rischi naturali, sismici e idrogeologici
elencandone, in generale, le cause. Attraverso una specifica
cartografia ha, infine, mostrato le parti di territorio
comunale interessato da frane e smottamenti e, per questo,
degne di attento e continuo monitoraggio.
Le conclusioni dei lavori sono state effettuate dal
sottosegretario regionale Franco Torchia mentre i saluti
finali sono stati portati dallo psicologo Luigi Bonarrigo,
coordinatore dell’associazione “Presenza popolare”.
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