VARAPODIO -
Giusto un
anno fa il maestro orafo Gerardo Sacco, nel corso di una
solenne cerimonia tenuta sul sagrato della chiesa di
S.Stefano, procedeva personalmente a fondere e trasformare
in lingotti, l’oro (alcuni chili) donato dai fedeli per la
realizzazione delle nuove corone della statua di Gesù
Bambino e della Madonna del Carmelo. Madonna – va rilevato –
che è particolarmente venerata poiché, oltre a rappresentare
un simbolo di fede, rappresenta per il paese un simbolo di
protezione: nel 1894, infatti, diede dei formidabili segni
premonitori del terremoto che di li a poco avrebbe portato
distruzione ovunque, tranne che a Varapodio dove nel corso
della processione più volte “alzò gli occhi al cielo”.
Proprio in questi giorni le corone (due autentiche opere
d’arte), portate direttamente a Roma dal parroco don Mimmo
Caruso, sono state benedette dal Santo Padre nel corso di un
udienza tenuta in piazza S.Pietro, alla presenza di una
folta delegazione di varapodiesi guidata dal sindaco on.
Guglielmo Rositani, dal vice Orlando Fazzolari e da altri
amministratori. Don Mimmo Caruso, intrattenendosi con il
Pontefice, ha avuto modo di illustrargli in maniera
sintetica la simbologia, estremamente significativa,
presente sulle due corone benedette. Oltre a numerose
famiglie e ai rappresentati del locale Terzo ordine
carmelitano, all’udienza ha presenziato il comitato che ogni
hanno provvede ai festeggiamenti in onore della Madonna:
Rodolfo Cacciatore, Girolamo Falleti, Antonio Gerace,
Salvatore Irsuto, Pietro Laganà e Michelangelo Silipigni.
Festeggiamenti (18 luglio), va evidenziato, che quest’anno
assumeranno un rilievo particolare se non straordinario,
poiché coincideranno con l’incoronazione della Madonna e di
Gesù Bambino da parte del cardinale Sergio Sebastiani.