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Oppido/Sindaci,
tanti cittadini e gli on. Belcastro e Napoli alla seduta di
insediamento del primo cittadino
<< Uniti a difesa del territorio>>
Per Barillaro un fronte comune necessario soprattutto per sanità
e viabilità
Guida, Brancati, Zerbi, Barillaro, Musicò
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Vincenzo
Vaticano
OPPIDO - Esame della condizione dei consiglieri eletti;
elezione del presidente del Consiglio comunale;
comunicazione dei nominativi designati per la carica di
assessore; giuramento del sindaco; elezioni dei
rappresentanti alla Comunità montana. Questi i punti
trattati dal nuovo Civico Consesso scaturito dalla recente
tornata elettorale che ha decretato la vittoria della lista
"Insieme per Oppido", capeggiata da Bruno Barillaro, sulle
altre due liste "Arcobaleno" e "Popolo della libertà"
guidate, rispettivamente, dal sindaco uscente Giuseppe
Rugolo e Domenico Giannetta. Nessuna eccezione è stata
avanzata, ad inizio seduta, in merito al possesso dei
requisiti di eleggibilità dei neo eletti consiglieri,
cosicché il Consiglio ha proceduto alla loro convalida "in
blocco". Relativamente poi all'elezione del presidente del
Consiglio comunale va rilevato che, in un clima di sereno
dialogo e di vero "fair play", maggioranza e opposizione,
dopo una breve consultazione tra i capigruppo, hanno deciso
di far convergere i loro voti sul candidato della
maggioranza Eleonora Musicò, risultata quindi eletta
all'unanimità. Il successivo adempimento è stato il
giuramento del sindaco Barillaro, il quale, nella forma
prevista, ha pronunciato la fatidica frase "giuro di essere
fedele alla Repubblica e di osservarne la Costituzione".
Spiegando poi, a grandi linee, i motivi della scelta, il
primo cittadino ha comunicato la composizione della Giunta,
elencando i nomi degli assessori: Maria Grazia Zerbi, vice
sindaco (istruzione, cultura, legalità, pari opportunità);
Antonio Romeo (ambiente, verde pubblico, tributi); Giuseppe
Guida (politiche giovanili, associazionismo, lavoro);
Antonio Brancati (sanità e servizi sociali); Cosimo Verduci
(personale e affari generali); Placido Costa (demanio,
patrimonio, sviluppo economico, sport). Ulteriori deleghe
sono state attribuite ad altri consiglieri di maggioranza
che non fanno parte della giunta: Carlo Frisina
(emigrazione, turismo e spettacolo); Domenico Italiano
(agricoltura); Valentino Morgante (urbanistica); Nicola
Iaria (beni culturali). A rappresentare il Comune in seno
alla Comunità montana sono stati eletti Bruno Barillaro e
Domenico Italiano per la maggioranza; Domenico Giannetta per
la minoranza. «Ho intenzione di intrattenere stretti
rapporti operativi e di collaborazione con tutti gli
amministratori del comprensorio – aveva dichiarato Barillaro
subito dopo l'esito elettorale – per intraprendere, in modo
congiunto, una "battaglia", anche dura se necessaria, a
difesa non solo di Oppido ma di tutto il territorio
preaspromontano circostante, mai, come in questo momento,
mortificato e penalizzato in tutti i settori: economico,
sociale, occupazionale e, soprattutto, sanitario e viario».
Proposito, si può dire, mantenuto e messo subito in atto, se
si considera il rilevante numero di amministratori locali e
di esponenti politici presenti alla seduta d'insediamento e
(davanti a un numeroso pubblico) coinvolti in un
interessantissimo dibattito sulle gravi e numerose
problematiche che affliggono un territorio di cui Oppido
costituisce sicuramente il baricentro. La presenza e gli
interventi dell'on. Elio Belcastro, dell'on. Angela Napoli,
dei consiglieri regionali Pasquale Tripodi e Giovanni Nucera,
del presidente della Comunità montana "Versante tirrenico
meridionale" Antonio Alvaro, dei sindaci Alessio (Molochio),
Gioffrè (Cosoleto), Mazza (Gioiosa), Imperitura (Martone),
Fazzolari (vice sindaco Varapodio), Romeo (ex sindaco di
Taurianova) hanno, in definitiva, trasformato una semplice
manifestazione di "routine burocratica" in un evento
politico che potrebbe dare il via ad una nuova stagione per
intere comunità i cui diritti più elementari (sanità e
possibilità di spostarsi agevolmente) sono stati messi
seriamente in discussione, specie negli ultimi tempi. Da qui
la necessità di un fronte ampio e condiviso in difesa dei
diritti delle popolazioni amministrate.
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