OPPIDO MAMERTINA - Un uomo di 50 anni, Giuseppe Micali,
operaio del luogo, è morto ieri pomeriggio intorno alle
17,30 cadendo dalla prima rampa di scale situata
all'ingresso di un fabbricato in ristrutturazione ubicato
tra la centralissima piazza Umberto I e Via Napoli. Le
circostanze che hanno portato al decesso dell'uomo sono al
momento avvolte dal mistero. Allertati da una chiamata dei
vigili urbani, sul posto si sono immediatamente portati i
carabinieri guidati dal comandante della locale stazione
maresciallo Francesco Vadalà. Ad essi si sono poi aggiunti
alcune pattuglie della polizia. La constatazione del decesso
e le cause della morte sono state effettuate dal dott. Bruno
Barillaro, ufficiale sanitario nonché sindaco di Oppido, il
quale, su disposizione del magistrato di turno dott.ssa
Ivana Sassi, ha disposto a tarda sera la rimozione del
cadavere che è stato trasportato all'ospedale di Polistena
per l'esame autoptico. Non è stato ancora accertato se
al momento della disgrazia Micali si trovasse da solo o in
compagnia di altre persone all'interno del fabbricato di
proprietà di S.G., anche lui del luogo. Carabinieri e
polizia, comunque, hanno subito proceduto ad effettuare
tutti i rilievi del caso avviando, nel contempo, una pronta
attività investigativa per cercare di stabilire l'esatta
dinamica dell'incidente e i motivi per cui lo sfortunato si
trovasse all'interno dell'abitazione. Al momento non è dato
sapere se la rovinosa caduta sia stata provocata da malore o
da uno scivolone. La morte, comunque, pare sia avvenuta in
conseguenza del trauma cranico. Giuseppe Micali, descritto
dai vicini come uomo mite e laborioso, risiedeva ad Oppido,
in via Tuba, da circa due anni dopo essere rientrato da
Brescia. Viveva di lavori saltuari ed era vedovo. Lascia due
figlie residenti una a Rizziconi e l'altra a Verona.