VARAPODIO –Sette cani randagi sono stati ritrovati esanimi
in uno spiazzo che costeggia la strada del cimitero. Secondo
quando riferito dal personale veterinario dell’Asl che ha
esaminato i corpi degli animali, la causa dei decessi
sarebbe da attribuire ad avvelenamento causato dalla
contaminazione del cibo dato in pasto alle povere bestie. Il
fatto, avvenuto alla fine sella settimana scorsa, non appena
di dominio pubblico, oltre a generare un evidente e diffuso
raccapriccio tra la popolazione, ha provocato l’indignazione
degli “Animalisti italiani” che – attraverso la loro
responsabile di zona Maria Antonia Catania – hanno
pubblicamente denunciato l’inqualificabile episodio
dividendo la colpa di quanto accaduto tra chi ha ucciso i
cani e chi non è intervenuto in tempo per impedirlo.
<< Il fenomeno del randagismo – ha ribadito, tra l’altro,
Maria Antonia Catania – nasce anche dall’indifferenza delle
amministrazioni locali, spesso assenti di fronte a questa
dolorosa piaga>>.
Chiamato direttamente in causa, il Comune, con una nota del
comandante della polizia locale Domenico Paplaia, ha inteso
subito precisare che, come per legge, è stata sempre
garantita la custodia e il mantenimento dei cani randagi
presenti sul territorio e, in qualche circostanza, anche il
servizio di custodia dei gatti ancorchè per tale circostanza
non vi sia alcuna normativa. << La circostanza verificatasi,
fermamente condannata, che non rispecchia i sentimenti
nobili di amore e di affetto che la collettività varapodiese
nutre verso gli animali - viene riferito - va inquadrata in
un avvenimento del tutto straordinario e dai contorni poco
chiari verosimilmente riconducibili a condotte criminose per
le quali sono in corso accertamenti>>.
Il Comune, viene ancora precisato, custodisce i diversi
animali randagi rinvenuti sul territorio presso strutture
autorizzate sostenendo un notevole esborso finanziario e,
peraltro, è in corso un procedimento amministrativo
finalizzato al potenziamento di tale servizio.
<< Per questo – secondo il comandante della polizia
municipale - non appaiono suffragate da elementi di verità
concreta le notizie riportate , secondo le quali ci sarebbe
stata inerzia o ritardo nell’intervento , visto che l’ente
aveva in itinere il potenziamento del servizio , proprio per
fronteggiare il tendenziale aumento del fenomeno che si
registra da un po di tempo a questa parte e sulle cui cause,
poco chiare come detto prima, si intende indagare>>
Il sindaco Guglielmo Rositani , appresa la notizia, ha
espresso sdegno per il vile gesto comunicando di aver
adottato tutti gli atti previsti dalla legge per pervenire
alla tutela della incolumità delle persone e a quella
dell’integrità di eventuali animali vaganti, interessando l’Arpacal
, l’Asp e le forze dell’ordine .
La Polizia locale ha trasmesso all’Autorità giudiziaria una
informativa di reato a carico di ignoti per i conseguenti
reati .