VARAPODIO – Una fiaccolata per ricordare e commemorare
Francesco e Carmelo Donato, i due giovani fratelli (18 e 26
anni) trucidati lo scorso 28 settembre, con numerosi colpi
di fucile caricato a pallettoni, mentre si recavano in
campagna a bordo di un trattore. Un lungo corteo a lume di
candela partito da piazza San Nicola subito dopo la
celebrazione della messa officiata da don Mimmo Caruso nel
trigesimo della loro scomparsa. Un corteo che, con in testa
lo stesso parroco, il vice sindaco Orlando Fazzolari, i
sindaci di Delianuova (Rocco Corigliano), di Terranova S.M.
(Salvatore Foti), di Taurianova (Domenico Romeo), ha
attraversato le principali vie del paese in un totale ma
molto significativo silenzio. Presente anche una
rappresentanza del Comune di Rosarno, il corteo si è sciolto
dopo un breve discorso commemorativo tenuto da Fazzolari al
ritorno in piazza San Nicola.
Ad organizzare “La fiaccolata per la legalità” è stato un
gruppo di giovani che hanno così voluto onorare la memoria
dei due sfortunati coetanei, vittime di un inaudito episodio
di violenza che ha sconvolto una cittadina “risparmiata”
finora da simili fatti. Attraverso numerosi manifesti e
appelli sul social network facebook a tutta lq comunità è
stato rivolto l'invito a partecipare in massa alla
fiaccolata per << dimostrare davvero chi erano Francesco e
Carmelo>>.
In occasione dei loro funerali, è il caso di ricordare,
un'infinità di persone provenienti anche da altri paesi
hanno dato l’ultimo commosso addio ai due giovani,
stringendosi attorno ai congiunti ed accompagnando in massa
i due feretri, portati a spalla lungo tutto il percorso che
dalla loro abitazione posta alla periferia del paese conduce
fino alla chiesa di Santo Stefano dove si sono svolte le
esequie. Un lunghissimo e scrosciante applauso accolse i due
giovani allorquando, terminata la funzione religiosa, le
loro bare apparvero sul sagrato della chiesa.
<< Le esperienze della vita – hanno scritto i giovani sul
manifesto col quale hanno le invitato tutta la cittadinanza
a partecipare alla fiaccolata - dimostrano che la giustizia
da sola non basta se non è supportata dalla buona volontà di
cancellare la cattiveria dal cuore umano. La strada che ogni
essere deve percorrere è quella della legalità che deve
accompagnare ogni azione della nostra vita. La legalità -
aggiungono – è uno strumento per dare forza a chi è debole.
Chi vive nella legalità non ha paura della giustizia mentre
chi vive, invece, nell’illegalità, anche se riuscirà a
sfuggire alla legge, certamente non potrà sottrarsi alla
giustizia di Dio>>.