VARAPODIO
– Con
formale delibera di giunta l’Amministrazione comunale ha
richiesto agli organi competenti il riconoscimento dello
stato di pubblica calamità in relazione agli eventi
calamitosi (piogge torrenziali e forti venti) che, nella
giornata di martedì e mercoledì scorso, hanno provocato
danni alle strutture viarie e, soprattutto, alle campagne
nell’intero territorio comunale. Nella premessa dell'atto
deliberativo, adottato (in assenza del sindaco) su
iniziativa del vice sindaco Orlando Fazzolari, vengono
analiticamente richiamati i motivi che hanno indotto
l'organo esecutivo comunale ad avanzare la richiesta di
riconoscimento dello stato eccezionale di calamità. Intanto,
dopo due giorni di interdizione al traffico, è stata
riaperta (con gran sollievo degli abitanti del popoloso
comprensorio) la pista alternativa fatta costruire dalla
Provincia per consentire il “guado” del torrente Marro dopo
la demolizione del ponte danneggiato durante l’alluvione
dell’anno scorso. << Nonostante le violente e devastanti
precipitazioni – fanno sapere i tecnici progettisti – il
tracciato, contrariamente allo scetticismo di molti, ha
retto e funzionato per come concepito e programmato. E’
stato, cioè, sommerso e scavalcato (per 48 ore) dalla
violenta piena nella sua parte centrale, fino a quando la
portata del fiume è rientrata nei valori contenibili dalle
tubazioni di breve periodo posizionate al di sotto della
sede viaria provvisoria. La sua riapertura, avvenuta (ieri)
quando le condizioni di sicurezza lo hanno permesso, ha solo
richiesto i necessari lavori di pulizia dell’alveo e della
piattaforma>>.
Uno dei progettisti, l’ing. Bruno Polifroni, ha voluto
inoltre dichiarare come i tubi posizionati al di sotto della
sede viaria temporanea, sono stati calcolati per sopportare
quantità di acqua trasportata dal torrente, con “tempi di
ritorno” pari ai 15 anni, secondo gli studi statistici delle
piogge disponibili: in caso di portata eccedente, la
piattaforma avrebbe dovuto funzionare – come in effetti ha
funzionato - al pari di una soglia idraulica. << Purtroppo –
ha aggiunto Polifroni – è il caso di rilevare alcune
difficoltà operative causate dall’ondata di piena alla
costruzione del nuovo ponte, in quanto sono state distrutte
alcune opere parzialmente eseguite e danneggiato altre in
corso di realizzazione, rallentando di fatto, la
prosecuzione dei lavori>>. Va, infine rilevato, che i seri
problemi creati dalle forte piogge ai collegamenti in tutto
il territorio hanno, indotto il vice sindaco ad emettere
un’ordinanza di chiusura delle scuole per la giornata di
giovedì.