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Oppido/Progetto Scuola-Slow food
"Orto in condotta", in mostra i prodotti coltivati dagli
studenti
Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA – Nell’ambito del progetto “Orto in
condotta”, i ragazzi della scuola secondaria di primo grado
del locale Istituto omnicomprensivo, hanno presentato – nel
corso di una manifestazione in piazza - gli ortaggi del
ciclo invernale (broccoletti, lattughe, cicorie, finocchi,
radicchio, ecc.) coltivati nel terreno della succursale di Messignadi (frazione di Oppido Mamertina).
“Orto in condotta”, è il caso di precisare, rappresenta il
principale progetto che l’associazione “Slow food” sta
promuovendo in Italia a partire dal 2004 con circa 300 orti
sparsi in tutto il territorio nazionale. Le attività
dell’orto, ad Oppido, sono state coordinate e dirette dal
prof. Francesco Surace, docente di scienze nello stesso
istituto, nonché formatore di “Slow food Italia” per questo
progetto che, in Calabria, è attivo in 15 scuole.
I numerosi genitori e le autorità comunali intervenuti alla
manifestazione sono stati accolti dal dirigente scolastico
Francesca Maria Morabito che, attraverso un dettagliato
excursus, ha ricostruito le varie fasi relative alla
realizzazione del progetto. Presenti per “Slow food”,
diversi soci guidati dalla dott.ssa Cristina Ciccone,
fiduciaria della “Condotta Reggio Calabria-Area grecanica”.
<< Il progetto “Orto in condotta – ha avuto modo di
spiegare, tra tante altre cose, il prof. Surace - non
prevede solamente la realizzazione concreta dell’esperienza
di “agricoltura scolastica” ma individua nell’orto lo
strumento stimolo per affrontare i temi dell’educazione
ambientale, alimentare e sensoriale. Si parte dall’orto per
poter avvicinare bambini e famiglie ai temi del “consumo
consapevole” e sviluppare all’interno delle scuole percorsi
curriculari legati ai temi del gusto e dell’agricoltura
sostenibile. L’obiettivo primario – secondo il coordinatore
locale del progetto - è quello di educare ed avvicinare i
ragazzi alla terra, al rispetto ed alla salvaguardia
dell’ambiente, al consumo di cibi genuini e stagionali, al
recupero dei vecchi saperi e della cucina tradizionale>>. Il
progetto, per meglio centrare gli obiettivi prefissati, è
stato strutturato in un percorso triennale dalle diverse
tematiche: l’orto e l’educazione sensoriale; l’educazione
alimentare ed ambientale; la cultura del cibo e la
conoscenza del territorio.
Al termine della manifestazione, le mamme degli alunni hanno
offerto a tutti i convenuti degustazioni di pietanze
tradizionali dalla lenta preparazione, così come nello
spirito di “Slow food”.
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