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Varapodio/Ricordata in un convegno organizzato dall'Ute
Docente, scrittrice e giornalista; la memoria di Isabella Lo
Schiavo
Vincenzo Vaticano
Aloi, Ursida e Frisina
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VARAPODIO – Isabella Lo Schiavo,
scrittrice, poetessa e giornalista, scomparsa prematuramente
la scorsa estate, è stata ricordata nel corso di un convegno
organizzato dall’Ute (Università terza età) in
collaborazione con l’associazione culturale “Geppo Tedeschi”
di Oppido e il Centro studi Medmei di Rosarno.
A tracciare il profilo della studiosa taurianovese è stato,
ad inizio seduta, l’ing. Riccardo Carbone, direttore dell’Ute,
che ha, poii, proseguito presentato gli altri ospiti
intervenuti nei lavori: l’on. Natino Aloi, Maria Giovanna
Ursida e Maria Frisina dell’associazione “Geppo Tedeschi”,
Ugo Verzì Borgese, scrittore, Filippo Foti, dirigente
scolastico, Eleonora Vinaccia e Orlando Fazzolari,
rispettivamente assessore e vice sindaco del Comune di
Varapodio. Presente, inoltre, il figlio, dr. Giuseppe Prete,
che, con evidente commozione, ha voluto testimoniare il
grande impegno culturale che ha caratterizzato il lungo
cammino della madre, laureata in lettere classiche, nelle
sue variegate attività di educatrice (ha insegnato per oltre
40 anni), poetessa, scrittrice, giornalista e, non ultima,
anche in quella di assessore alla cultura del Comune di
Taurianova a fianco del sindaco Emilio Argiroffi.
Autrice di saggi storici, poesie, romanzi, commedie e
tantissimi articoli giornalistici (anche per l’ex Pagina Tre
di Gazzetta del Sud), Isabella Lo Schiavo è riuscita a
completare, con la forza d’animo che la contraddistingueva,
il suo ultimo lavoro – “L’amore nella poesia classica” – che
il figlio ha provveduto a pubblicare dopo la sua morte. Un
lavoro, su cui ha relazionato Natino Aloi che della
scrittrice è stato un grande estimatore.
Nel corso dei lavori, inoltre, sono state lette e commentate
alcune pagine dell’opera composta da Ugo Verzì Borgese – “Il
quindici luglio” - in occasione della morte di Isabella Lo
Schiavo.
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