30 MAGGIO 2006  
 
 
  Varapodio"Lezione" di Carerj all'Università della terza età

 Vincenzo Vaticano


Scipione Carerj

VARAPODIO – Della “prevenzione primaria della cardiopatia ischemica” se n'è parlato a chiusura del ciclo di lezioni tenute, nel corrente anno accademico, dall’ Università della terza nell’ambito del “piano di studio” predisposto dal responsabile dell’istituzione educativa, ing. Riccardo Carbone, e dai suoi collaboratori. Un anno di intensa attività che, sicuramente, non poteva avere migliore epilogo sia per il generale interesse suscitato dall’argomento sia, soprattutto, per lo spessore professionale e culturale del relatore di quest’ultima conferenza: il cardiologo Scipione Carerj, docente di ecocardiografia presso la scuola di specializzazione dell’Università di Messina nonché professore ordinario titolare di cattedra (di fresca nomina) presso il Policlinico universitario dello stesso Ateneo. Accettando di buon grado l’invito rivoltogli dagli organizzatori, Carerj, come già in altre precedenti occasioni, ha dato, ancora una volta, testimonianza del legame che saldamente lo lega al paese  in cui è cresciuto. Non a caso, quindi, l’attività dell’istituzione educativa varapodiese, nell’occasione, è risultata impreziosita dalla presenza di una così illustre, anche se giovane, personalità del campo medico scientifico. Una personalità, è il caso di rilevare, che come testimonia l’eccezionale curriculum vitae, ricopre spesso, tra i numerosi altri impegni, il ruolo centrale di moderatore o relatore nei più importanti congressi nazionali ed internazionali delle principali società scientifiche nazionali ed internazionali di cardiologia. La “lezione” all’Università della terza età, è stata caratterizzata dall’uso di un linguaggio quanto più comprensibile all’uditorio; con l’ausilio di numerose diapositive ha trattato l’argomento oggetto del convegno illustrando in modo semplice ed incisivo quale dovrebbe essere il comportamento e lo stile di vita da tenere per prevenire le conseguenze, spesso letali, delle patologie cardiocircolatorie. Tutti i principali fattori di rischio sono stati evidenziati e parecchi sono stati i consigli dispensati per eliminare o quantomeno limitare tali fattori . Ai molti operatori della scuola presenti in sala, Carerj ha fatto presente che, soprattutto tra gli studenti, sarebbe indispensabile effettuare una seria campagna di sensibilizzazione del problema per educare i giovani, già dalla prima infanzia, ad una corretta alimentazione e a corretti stili di vita.
 

 

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