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Varapodio / Premio
Calabria 2000, l'impegno culturale di don De
Masi
GALATRO ( u.d.s.)– Tra i calabresi a cui
questo pomeriggio, nella sala della Protomoteca del
Campidoglio, sarà consegnata la medaglia d'oro “Calabria 2000”
c'è anche don Antonino De Masi, parroco di Varapodio, a cui il
riconoscimento è attribuito «perché con la sua prestigiosa
attività ha onorato la Calabria a cui è legato da
particolarissimi vincoli». La gratificazione premia la pluridecennale attività che don De Masi ha portato avanti
impegnando tutto il suo tempo nella ricerca
storico-artistico-culturale e nella valorizzazione del suo
paese e dei suoi più illustri concittadini. I frutti della
ricerca hanno dato corpo a diverse pubblicazioni ma il fiore
all'occhiello del parroco resta la pregevole e ricca
monografia su Varapodio insieme alla lunga battaglia
combattuta (e vinta) per l'attribuzione al suo comune della
“Coppa Vitrea” (pregevole reperto archeologico – unico al
mondo – rinvenuto nel 1904 in contrada Chiese carcate di
Varapodio e risalente al IV-III secolo a.C.). Ma don De Masi è
anche instancabile animatore culturale e in questi ultimi anni
il suo nome è stato legato alla riscoperta della tradizionale
“tabacchiera” realizzata con la corteccia riversa del
bergamotto, secondo l'antico sistema di lavorazione assai
diffuso nella nostra civiltà contadina. Sicché la
“tabacchiera” dei nonni da alcuni anni e con lo stesso antico
metodo di lavorazione artigianale dei trascorsi decenni, è
prodotta a Varapodio da un gruppo di giovani coi quali don
Antonio ha dato vita a una cooperativa. Adesso quella
caratteristica e profumatissima “tabacchiera” non costituisce
solo un nostalgico ricordo di un mondo passato. Essa, infatti,
potrebbe rappresentare lo sbocco occupazionale per diversi
giovani se il prodotto (che don De Masi sta cercando di
diffondere con tutti i mezzi a sua disposizione), sia pure
come caratteristico souvenir, entrasse nel circuito
commerciale calabrese. Solo allora quella che per molti di noi
è stata la vecchia “tabacchiera del nonno”, diventerà – come
auspicato da don Antonio De Masi – un mezzo di crescita
economica per tutta la comunità di Varapodio. Alla
manifestazione di questa sera hanno assicurato la loro
presenza molte personalità del mondo politico, culturale ed
artistico della Calabria, nella veste di testimonial della 34.
festa dei “Calabresi nel mondo”, che segna il passaggio al
nuovo millennio del Circolo “Brutium”, creatura voluta dal
prof. Giuseppe Gesualdi che da diversi decenni opera nella
Capitale cercando di rinsaldare i vincoli di affetto tra la
Calabria e i suoi numerosissimi figli sparsi nel mondo. Tra
gli altri presenzieranno alla manifestazione di questa sera il
ministro Agazio Loiero, il presidente della Regione Calabria,
Giuseppe Chiaravalloti, e il sindaco di Roma Francesco
Rutelli. |
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