(24/8/2003)
OPPIDO
/ Riportata
alla luce una vecchia via in pietra
Belle
scoperte nel
borgo
Vincenzo Vaticano
OPPIDO – Nel corso di una visita guidata ai ruderi della città vecchia, il Comune e la Soprintendenza archeologica della Calabria hanno presentato i risultati della seconda campagna di scavi condotta nella Oppido medievale. L'anno scorso l'attività di ricerca aveva consentito di riportare alla luce una chiesetta risalente al XVII-XVIII secolo, ovvero all'ultimo periodo di presenza umana nel borgo, prima che lo stesso, distrutto dal terremoto del 1783, venisse abbandonato dai suoi abitanti. «Le indagini condotte non avevano tuttavia consentito di fugare i molti dubbi sulla chiesa - fa presente il sindaco Antonello Freno - cosicchè la campagna di scavi di quest'anno, finanziata dalla Provincia tramite un contributo erogato al Comune e condotta dalla Soprintenza archeologica della Calabria con la direzione di Margherita Corrado, ha mirato ad ampliare il precedente scavo». È stato così riscoperto l'ingresso principale, riportando alla luce parecchi ambienti di fabbricati, e parte della originaria strada principale del borgo medievale, particolarmente interessante a vedersi poichè pavimentata con un selciato di pietre locali, disposte in maniera tale che il convogliamento delle acque piovane avvenisse al centro della carreggiata. Va rilevato che, per “scoprire” la pavimentazione è stato necessario asportare una grande quantità di materiale vario e tra i detriti, sono stati rinvenuti oggetti ed elementi architettonici d'interesse: vasellame, portali di pietra, mensole di balconi, parti di architravi con iscrizioni, pezzi di statue e frammenti di stemmi gentilizi. Gli scavi non sono stati ricoperti, cosicché ad Oppido Vecchia si ha oggi un primo nucleo di abitato integralmente riportato alla luce e perfettamente visibile e fruibile da studiosi, appassionati e turisti che vogliano visitare i resti di uno dei più importanti centri medievali della Piana. La visita collettiva organizzata per presentare i risultati della campagna di scavi ha registrato la presenza del maestro Carmelo Crucitti, docente di musica greca all'università Cattolica di Milano. Rossella Agostino archeologa della Soprintendenza ha illustrato i risultati degli scavi, descrivendo efficacemente le caratteristiche e l'epoca di realizzazione della strada e della chiesa.