(31/10/2002)
OPPIDO
MAMERTINA / Il
comitato ad hoc ha relazionato nel Consiglio comunale aperto
Irrisolti i problemi
dell'ospedale
Vincenzo Vaticano
OPPIDO MAMERTINA - Convocato su proposta del consigliere comunale dott. Antonino Coco, si è tenuto nei locali del liceo scientifico un Consiglio comunale aperto (protrattosi fino a tarda ora). Vi hanno partecipato cittadini, operatori sanitari del locale nosocomio, amministratori della Comunità montana Versante Tirrenico Meridionale e dei nove Comuni che la costituiscono. Unico punto all'odg, l'esame della relazione conclusiva elaborata dal Comitato nominato a suo tempo da maggioranza e minoranza in seno al Consiglio comunale per monitorare la situazione gestionale e la corretta attuazione degli interventi di rilancio dell'ospedale, con il compito anche di segnalare eventuali deficienze e inadempienze alla Civica Amministrazione. I lavori, introdotti dal presidente del Consiglio Bruno Barillaro e dal sindaco Antonino Freno, si sono svolti in un clima di grande confronto civile e democratico anche se, inevitabilmente, non è mancato qualche spunto critico tra i componenti del gruppo d'opposizione “Arcobaleno” e la maggioranza. Va anche sottolineato che con grande senso di responsabilità, evidentemente per adoperarsi congiuntamente al fine comune, l'ex consigliere di maggioranza Antonino Coco e il sindaco hanno messo fine, ad inizio consiglio, alle “schermaglie” polemiche (tramite manifesti) che avevano caratterizzato la vigilia della seduta aperta. Scarsa sensibilità, e ciò è stato più volte rilevato nel corso dei lavori, hanno invece dimostrato gli amministratori dei paesi viciniori che, seppure invitati e coinvolti a pieno titolo sul delicato problema quali rappresentanti di cittadini utenti del nosocomio oppidese, hanno completamente disertato l'incontro. Il presidente della Comunità montana, da parte sua, comunicando l'impossibilità a presenziare ai lavori, tramite il presidente Barillaro (membro della giunta dell'Ente montano) ha comunque assicurato pieno appoggio a qualsiasi iniziativa a salvaguardia dell'ospedale. Particolarmente interessante ed estremamente dettagliata è risultata la relazione stilata dal Comitato ed esposta dalla dott.ssa Luisa Pandolfini. Un documento che, oltre ad evidenziare il ritardo e l'estrema lentezza con cui procedono i lavori di ammodernamento e ristrutturazione, vuole essere «una denuncia e un campanello d'allarme» contro il lento ma progressivo processo di spoliazione della struttura sanitaria oppidese, destinata a servire un comprensorio, quello preaspromontano, disagiato e a “rischio isolamento”. Il dibattito sviluppatosi ha registrato numerosi interventi (tra cui Umberto Mazzi, Carlo Frisina, Luigi Carrano, Nino Mammoliti, Carmelo Caruso, Antonino Coco) e si è concluso con la decisione del Civico Consesso di prendere formalmente atto della relazione. È stato inoltre deliberato di intraprendere ogni iniziativa possibile per sollecitare l'Asl competente a risolvere i numerosi problemi e le carenze denunciate.