(24/12/2002)
Oppido Mamertina/ Donazione
d'organi atto generoso e civile
Vincenzo Vaticano
OPPIDO - Si
è tenuto ad Oppido, presso il Liceo scientifico, il previsto convegno su
“Donazione degli organi : cultura di vita”, organizzato dal Comune,
dall’Unità operativa donazioni e prelievi di organi e tessuti dell’Asl di
Palmi, e dal locale Istituto comprensivo. Folto il pubblico partecipante, per
gran parte alunni delle ultime classi del Liceo e dell’Industriale. Tra
i presenti il dr. Alessandro Cannatà, vicepresidente dell’Amministrazione
provinciale e il dr. Zampogna, in rappresentanza dell’Asl di Palmi . I lavori
sono stati moderati dal prof. Bruno Demasi, dirigente dell’Istituto
Comprensivo di Oppido. Ad aprirli è stato il sindaco della città, Avv.
Antonino Freno, il quale ha porto il saluto ai convenuti.. Nel suo intervento,
il vicepresidente della Provincia Cannatà
ha sottolineato, tra l’altro, come l’incremento delle donazioni non
possa prescindere da una corretta informazione del cittadino mentre il dr. Bruno
Barillaro, responsabile della struttura poliambulatoriale di Oppido, ha spiegato
le competenze dell’ufficio da lui diretto in materia di ricezione delle
dichiarazioni dei donatori. Il
momento clou del convegno si è avuto con la relazione del dr. Pellegrino
Mancini, responsabile dell’U.O. Donazioni e prelievi di organi e tessuti
dell’Asl., il quale, anche con l’aiuto di diapositive, si è a lungo soffermato
in materia dei trapianti, spiegando nel dettaglio quali sono i limiti della
donazione secondo il nostro ordinamento e indicando come la Calabria sia,
purtroppo, probabilmente per una sorta di ritrosia culturale, agli ultimi posti
tra le regioni italiane per numero di donazioni. Alla relazione del dr. Mancini
ha fatto seguito quella del vicario generale della Diocesi di Oppido-Palmi,
mons. Giuseppe Demasi, che, raccontando la sua esperienza di testimone di tante
tragiche morti, ha evidenziato il favore con cui la Chiesa Cattolica guarda alle
donazioni di organi e tessuti, quale atto di carità che consente la piena
affermazione del valore della vita. Il momento più toccante della
manifestazione è stato però costituito dalle testimonianze di ammalati,
trapiantati e loro familiari.