(8/4/2003)
Varapodio/ Dibattito sulla droga
nell'ambito del progetto "Educazione alla salute"
Uscire dal tunnel si può
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Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – Di "droga, il tunnel della disperazione” se n'è parlato in un convegno svoltosi presso l’aula magna del locale Istituto comprensivo alla presenza di qualificati relatori e di un folto pubblico composto da alunni, genitori e autorità varie. I lavori sono stati introdotti dal dirigente scolastico Filippo Foti mentre la referente del progetto “Educazione alla salute”, Daniela Epifanio, ha coordinato gli interventi dei relatori che, in base alle loro competenze specifiche, hanno analizzato ed approfondito il fenomeno della tossicodipendenza sotto l’aspetto medico e sociale. Il dr. Akram Zuhram e il dr. Carmelo Caruso, entrambi dirigenti medici dell’ospedale di Oppido Mamertina, hanno tracciato, da vari punti di vista, gli effetti patologici devastanti delle sostanze stupefacenti con particolare riferimento alle malattie infettive cui vanno incontro i soggetti tossicodipendenti. I gravi risvolti psicologici determinati dall’uso di droghe sia pesanti che leggere ed i relativi disagi giovanili, sono stati esaurientemente illustrati dal dr. Antonio Epifanio, dirigente medico del servizio di salute mentale dell’ospedale di Taurianova. Don Mino Ciano, giovane parroco di Varapodio, si è soffermato non solo sulle droghe ma su tutto ciò che crea dipendenza (videogiochi ecc.) determinando incomunicabilità tra i ragazzi. L’intervento più incisivo, tuttavia, si è rivelato quello di Saverio Pavone, membro della “Comunità incontro” fondata da don Gelmini sui Piani di Zervò. Il giovane, ex tossicodipendente, ha coinvolto i presenti riuscendo, con parole semplici, a raccontare la sua amara esperienza e le difficoltà che lo hanno accompagnato fino quando non è riuscito a sottrarsi dall’abbraccio mortale della droga riassaporando, come mai in passato, il gusto e la gioia di vivere. “Da quell’ infausto tunnel – ha più volte sottolineato – si può solo tornare indietro perché non vi è alcuna via di uscita, ma solo di ritorno”.