(27/6/2003)
Varapodio/ Metano, ancora proteste per le tariffe
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO – “E’ un combustibile che aiuta a
vivere meglio; è comodo da usare, è sempre disponibile, ha consumi e costi
facilmente verificabili, è conveniente rispetto ad altre fonti energetiche ed ha
un ridotto impatto ambientale”. Preceduto da queste invoglianti “credenziali”
debitamente (e per certi versi giustamente) pubblicizzate, l’”arrivo” del metano
è stato accolto, nel marzo del 2001, con grande soddisfazione dall’utenza,
poiché considerato un evento di indiscutibile utilità sociale ed economica per
il paese. Dopo due anni di fruizione di questo importante ( quasi
indispensabile) servizio, tuttavia, un imprevista quanto discutibile impennata
delle tariffe non poche preoccupazioni di ordine finanziario sta creando
all’utenza.. L’Italgas, infatti, a seguito, pare, di una sentenza di un organo
di giustizia amministrativa, ha ritoccato e ricalcolato, con effetto
retroattivo, i costi applicati per la distribuzione del gas sia per uso
domestico sia per riscaldamento. Risultato: il ricevimento, da parte
dell’utenza, di esorbitanti bollette (nell’ordine anche di migliaia di euro)
dovute all’addebito delle nuove tariffe e del conguaglio per gli anni pregressi.
Un calcolo che, ritenuto sproporzionato ed iniquo, i destinatari hanno
provveduto a contestare, inviando all’Italgas un’infinità di fax con allegata la
“salata” bolletta e l’esplicito “avvertimento”, in molti casi, di un possibile
recesso dal contratto a suo tempo stipulato. Lo stesso sindaco Orlando Fazzolari,
investito del problema, ha ritenuto opportuno consigliare gli utenti “a non
pagare gli importi già notificati e di scrivere alla stessa società formulando
la richiesta di sospensione della bolletta anomala e il ricalcalo degli importi
con relativa rateizzazione”. Assicurando, inoltre, che la richiesta può essere
inviata tramite il Comune, ha invitato gli utenti a pagare la prima rata ed
aspettare il conguaglio. Si attende, ora, anche alla luce di analoghe ed altre
iniziative intraprese negli altri paesi del comprensorio, l’evoluzione della
vicenda e le eventuali decisioni dell’Italgas. Decisioni che, logicamente,
peseranno molto sull’attività futura dell’azienda in paese per quanto riguarda
sia la stabilizzazione dei “clienti” già acquisiti, sia per quanto riguarda
l’acquisizione dei molti potenziali utenti che, pur avendo chiesto a suo tempo
l’allaccio alla rete, aspettano di conoscere l’esatto onere da sostenere per
verificare la convenienza o meno alla stipula del contratto di fornitura. E’
ragionevole supporre, in definitiva che, perseverando su questa nuova ed
inattesa politica di tariffe proibitive per le tasche dei cittadini, sicuramente
poco incentivante e per certi versi autolesionista, l’Italgas, almeno a
Varapodio, rischia di fare veramente “autogol”.