Varapodio (RC-Italia)
News 1998 |
Varapodio e......dintorni
.MOLOCHIO/
Sono in corso i lavori di restauro della chiesa di San Giuseppe
GENEROSE
LE OFFERTE DEI FEDELI (10/9/98)
VARAPODIO
( Vincenzo Vaticano).
Cominciata
all'nizio dellanno in corso, lopera di rinnovamento e
ricostruzione delle Chiese parrocchiali di Molochio - ormai
decadenti e quasi impraticabili per i fedeli - continua grazie
allinteressamento e allabnegazione del Parroco don
Adolfo Arico e dei suoi stretti collaboratori Luigi
Cristarella, Gigi Demaria, Alberto Macrì, Vito Zinghinì,
Carmelo Polimeni, Domenico Luci, Domenico Citroni, Fabio Repaci,
Carmine Malivindi e Marco Iaria. Dopo linizio dei lavori
per il restauro della Chiesa "S.Maria de Merula", sono
in corso, infatti, da qualche settimana gli interventi per il
recupero e il risanamento conservativo della Chiesa di San
Giuseppe, Patrono di Molochio. Situata nel perimetro del centro
storico del paese, la Chiesa è costituita da una navata centrale
unica, con absidi e con laltare che è posizionato al
centro del coro. Essa è meta continua dei moltissimi emigrati
molochiesi sparsi per il mondo poichè è grande la devozione di
tutta la comunità molochiese verso il Santo Patrono, durante gli
annuali festeggiamenti del 19 marzo e della prima domenica di
giugno. La sua costruzione risale agli inizi del secolo in corso
ed è stata edifcata grazie alle offerte sia dei fedeli residenti
a Molochio che alle offerte provenienti da parte degli emigrati
molochiesi. "Gli attuali lavori di restauro sono resi
possibili - sottolinea il parroco don Adolfo Aricò - grazie alle
offerte ricavate dallo svolgimento delle feste patronali e dalle
offerte di singoli cittadini. Nella massima trasparenza ed
operosità - aggiunge - che è per ognuno di noi un nuovo cammino
nella fede". Un ultimo ringraziamento, il parroco lo riserva
ai due architetti Antonio Malivindi e Raffaele Barreca " per
limpegno e la serietà con cui hanno redatto il progetto di
restauro della Chiesa".
.VARAPODIO/ Schiacciato dal trattore agricoltore
fratello del sindaco (13/9/98)
VARAPODIO ( Vincenzo Vaticano). Un giovane agricoltore di Varapodio, Giacomo
Fazzolari, 28 anni , celibe, fratello dellattuale sindaco
in carica Orlando Fazzolari, ha perso tragicamente la vita, ieri
poco dopo mezzogiorno, rimanendo schiacciato sotto il trattore,
con il quale da poco aveva iniziato alcuni lavori in un
appezzamento di terreno di sua proprietà situato in contrada
Ligonì in agro di Varapodio. Sembra che Fazzolari stesse
rimuovendo e spostando della terra allorchè il pesante mezzo,
munito di pala meccanica, per cause che ancora devono essere
accertate, si è capovolto intrappolando sotto il parafango della
grossa ruota posteriore lo sfortunato lavoratore che, secondo
quanto riferito, avrebbe avuto un attimo di tempo per invocare
soccorso prima di spirare. Alcune persone, tra cui il cognato,
prontamente accorse si sono inultilmente prodigate, al limite
delle loro forze, per tentare di liberare il giovane dalla
trappola mortale. Per rimuovere il mezzo ed estrarre il corpo
ormai senza vita si è reso necessario lintervento di una
grossa ruspa fatta pervenire sul luogo dellincidente.
Informati del fatto, sono intervenuti i carabinieri della
stazione di Varapodio , diretta dal maresciallo Mario Rubino, per
espletare le formalità di legge e i rilievi del caso con
lausilio del medico legale. La salma di Fazzolari, dopo la
rimozione, è stata trasportata presso lobitorio del
cimitero di Varapodio in attesa di essere consegnata ai familiari
per le esequie Come era prevedibile, la notizia della disgrazia
ha destato enorme cordoglio in paese, e costernazione tra i
familiari della vittima.
.AGRICOLTURA
- Piana Gioia Tauro/ Sottoposto al presidente della
Provincia il problema delle acque reflue dei frantoi (7/10/98)
VARAPODIO
( Agosro 98-Vincenzo
Vaticano).
Si aggrava lemergenza siccità nella Piana di Rosarno e
Gioia Tauro a causa del caldo torrido e della carenza di acqua
che stanno mettendo in serie difficoltà tutte le colture
agricole. La precaria situazione in cui versano gli agricoltori
del vasto comprensorio pianigiano, ha indotto il consigliere
della Copagri Calabria, Franz Rodi Morabito, a lanciare un nuovo
appello e un nuovo grido di allarme per illustrare una situazione
che va sempre di più peggiorando e che rischia di determinare
pesanti conseguenze. " Una gravissima situazione di disagio
nonchè di futuro ed inevitabile danno sia per gli impianti che
per i frutti - sostiene lesponente della Copagri,
attraverso un comunicato stampa -, si sta verificando nella Piana
di Rosarno ove il Consorzio di bonifica non è in condizione di
fornire lacqua di irrigazione per le colture. Preziosi Kiwi
ed ottimi agrumi saranno irrevocabilmente danneg giati. " I
vertici del Consorzio di bonifica - aggiunge -, interpellati,
adducono a scusante sia la carenza del prezioso liquido causato
dalle avverse condizioni atmosfe riche e, soprattutto, gli
abusivi prelievi a valle di Galatro. A tal uopo hanno richiesto
lausilio della forza pubblica per rimuovere gli accessi non
autorizzati, ma a tuttoggi non lhanno ottenuta".
Rimarcando, quindi, come linconveniente sia destinato ad
aggravarsi a causa della carenza di personale del Consorzio che
ha determinato la decisione di erogare lacqua, a partire
dal 13 agosto, solamente fino alle ore 12, con un accorata
lamentela ed una viva contestazione viene concluso il documento:
" La Copagri Calabria ed il Comitato Liberi agricoltori
della Piana, nel denunciare la insostenibile situazione
fortemente dannosa per lintera economia regionale,
denunciano alle autorità competenti un reale pericolo per
lordine pubblico essendo gli agricoltori esausti e stremati
dai mille problemi gravissimi che affliggono lagricoltura
meridionale, ma che non sembra essere in cima allepreoccupazioni
di chi ci governa".
VARAPODIO/
Il benvenuto a Don Mino (10/10/98)
VARAPODIO(
Vincenzo Vaticano) "Benvenuto
don Mino". Con questo messaggio stampato a caratteri
cubitali su due giganteschi striscioni posti sulla facciata della
Chiesa di S.Nicola, tutta la comunità religiosa varapodiese, ha
festosamente salutato linsediamento del nuovo parroco
Damiano Cosimo Ciano, avvenuto nel corso della solenne
concelebrazione eucaristica presieduta da S.E. Mons. Domenico
Crusco, vescovo della diocesi Oppido-Palmi. Una cerimonia
caratterizzata dalla partecipazione di una moltitudine di fedeli,
convenuti anche dai paesi vicini (soprattutto da San Martino di
Taurianova, da cui proviene il sacerdote), che hanno
letteralmente stipato la Chiesa di San Nicola, in ogni ordine di
posti. Presente anche, in forma ufficiale ed in rappresentanza
del Comune di Varapodio, il sindaco Orlando Fazzolari il quale,
unitamente a don Antonino Demasi, parroco di Santo Stefano, ha
fatto da testimone al giuramento del neo parroco di San Nicola,
don Mino ( come viene chiamato semplicemente ed affettuosamente
dai fedeli). Anhe diversi sacerdoti della zona hanno assistito
alla funzione religiosa. Nella sua lunga omelia, il vescovo ha
voluto illustrare i motivi che lo hanno indotto ad affidare la
parrocchia al giovane sacerdote (con i suoi 27 anni è il più
giovane parroco di tutta la diocesi), sottolineando come egli,
con le sue grandi doti religiose ed umane sia da considerare un
degno successore di don Rosario Formica, recentemente scomparso,
il quale per oltre 40 anni ha costituito per lintera
comunità rligiosa varapodiese una insostituibile e carismatica
guida spirituale. Dello stesso tenore è stato lintervento
del sindaco. Il Primo cittadino, tra laltro, ha voluto
evidenziare come finalmente il grande vuoto lasciato da don
Formica sia stato colmato, ed ha pubblicamente ringraziando il
vescovo per aver destinato a Varapodio, un giovane prete che già
nella sua breve permanenza ha dimostrato grande sensibilità ed
apertura mentale verso i giovani, divenendo immediatamente per
loro un punto di riferimento e di aggregazione sociale.
MOLOCHIO
/ Si
dimette l'assessore rosario Franco (13/10/98)
VARAPODIO
( Vincenzo Vaticano)
"Al fine
di avviare una ponderata fase di riflessione, per favorire la
predisposizione di un serio progetto di sviluppo e di invervento
sul territorio e per agevolare le decisioni che forse lei
assumerà nei prossimi giorni, con la presente intendo rassegnare
le dimissioni dalla carica di assessore comunale". È questa
la conclusione di una lunga lettera stilata dal dott. Rosario
Franco per comunicare al sindaco, alla Giunta e ai consiglieri
comunali di Molochio, l'intenzione di rinunciare alla sua
qualifica di membro dell'esecutivo che rivestiva dal lontano
1995. Per illustrare i motivi della sua decisione, l'esponente
politico di maggioranza, esordisce, nella missiva, constatando
che "il gruppo di maggioranza "Per Molochio" che
da circa tre anni amministra la nostra cittadina, sta
attraversando, ed è inutile negarlo, una profonda e irreparabile
crisi e l'azione dirompente e propulsiva che accompagnava
l'attività politico-amministrativa di questa amministrazione
sembra essere ormai affievolita. Quanto affermo può essere
confermato dalla particolare situazione esistente all'interno
della giunta comunale. Infatti, tra i componenti, già da tempo,
sussistono delle indubitabili contrapposizioni e delle evidenti
divergenze su problemi e questioni che nulla hanno a che vedere
con le legittime esigenze e aspirazioni dei cittadini. Anche in
seno al Consiglio, tra i membri del gruppo di maggioranza la
situazione non è certamente più rosea e la prova di tutto ciò
è che nella seduta del 29.9.98 si è verificata una profonda
spaccatura in seno al gruppo, che ha portato alcuni componenti a
votare insieme all'opposizione. Non esiste più tra di noi un
rapporto di reciproca fiducia, necessario e indispensabile per
portare avanti una concreta e produttiva azione politico
amministrativa". L'assessore dimissionario rileva ancora
come "su questi e forse su altri più gravi problemi, non è
più pensare continuare a fare finta di niente sorvolandoci
sempre sopra come se nulla fosse accaduto e va ravvisato,
inoltre, che nella nostra attività amministrativa, è quasi
completamente assente la sensibilità e la concretezza per
fronteggiare e risolvere i problemi reali della gente che sono
rappresentati sì dalle grandi opere pubbliche, ma anche dalle
cose spicciole, cioè le cose di vita quotidiana".
Dichiarando di non volersi soffermare su altre e non meno
importanti cose che cercherà di affrontare nelle sedi più
opportune, Rosario Franco, ringraziando per la fiducia fin qui
accordatagli, così conclude: "Penso che per rilanciare
l'azione amministrativa occorre sì adottare provvedimenti
drastici come quello che lei ha in mente, e cioè la destituzione
di qualche assessore (vicesindaco?), ma è opportuno anche
predisporre una concreta azione politico-programmatica
nell'intento di soddisfare le legittime esigenze della
collettività, che sono tante e improcrastinabili".
VARAPODIO/
Contestato al sindaco
l'abuso d'ufficio (16/10/98)
GIOIA
TAURO (g.s.)
Accogliendo la
richiesta del pm dott. Giuseppe Travaglini il giudice per le
indagini preliminari, dott. Carlo Alberto Indellicati, ha fissato
per il prossimo venti novembre l'udienza preliminare riguardasnte
la richiesa di rinvio a giudizio per il sindaco di Varapodio,
dott. Orlando Fazzolati, 34 anni, da due alla guida del piccolo
centro pianigiano. La vicenda ha preso le mosse dalla denuncia di
un cittadino, il pensionato Giovanni Raco, ma a quanto pare
potrebbe affondare le radici in fatti che ricondurrebbeo a un
clima forse particolare che si era creato a Varapodio durante ola
ultima campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale
(attualmente4 in carica). Al sindaco Fazzolari viene contestato
il reato di abuso riconducibile al fatto che avrebbe disposto,
giusto nel dicembre del 1996, con un ordine di servizio al
comandante dei vigili urbani e ad altri due dipendenti del
Comune, una verifica all'impianto idrico nell'abitazione del Raco
finalizzaa a stabilire se il contatore per la fornitura di acqua
potabile fosse in regola oppure no. L'operazione, a quanto aveva
ritenuto Giovanni Raco, ex dipendente del Comune di Varapodio,
era stata decisa per arrecargli pregiudizio e questo
convincimento era stato forse determinato dal ftto che lo stesso
Raco, durante la campagna elettorale aveva "appoggiato"
un avversario, anche lui candidato a sindaco, dello stesso
Fazzolari. Giovanni Raco aveva per questo, nei giorni successivi
al "controllo" effettuato nella propria abitazione,
presentato una denuncia-querela alla stazione dei carabinieri di
Varapodio dalla quale erano partite le indagini. Dopo quasi due
anni di istruttoria la vicenda giunge dunque alla udienza
preliminare.
S. Cristina / Sagra della Castagna domani al via
VARAPODIO 24-10- 98 (v.v.) Organizzata dalla locale Associazione turistica Pro-Loco, si svolgerà domani a Santa Cristina d'Aspromonte, la 3. Sagra della castagna, una manifestazione che nelle due precedenti edizioni ha riscosso successo e interesse sia tra i residenti del piccolo centro aspromontano che tra gli abitanti dei centri vicinori. Il programma, prevede per le 15 il raduno alla Circonvallazione per l'intitolazione della via al prof. Francesco Gangemi, fondatore e primo presidente della locale Pro-Loco. Alle 15.30, l'inaugurazione in piazza Vittorio Emanuele della 3. Sagra della castagna con attivazione dell'imponente «Pastiaru» e la distribuzione delle caldarroste, delle castagne bollite e di una varietà di dolci a base di castagne, accompagnati dal buon vino locale. La serata sarà allietata con musiche, canti e balli eseguiti dal maestro Migliorese e dalla Fanfara di Oppido Mamertina. Il programma, inoltre, prevede l'intervento e la partecipazione di numerosi amministratori locali, sindaci, consiglieri provinciali, regionali e assessori regionali e del vescovo Domenico Crusco.