(19/4/2001)
Oppido Mamertina/ Celebrata la Pasqua dello studente
Mons. Bux: "Rispettiamo il grande valore della vita"
Vincenzo Vaticano
Dare un senso alla loro Pasqua e riflettere intensamente sui significati concreti dei progetti realizzati nel corso dell'anno che hanno avuto tematiche, impegnative e nello stesso tempo suggestive, come l'educazione alla legalità, la prevenzione dei mali del nostro tempo, la solidarietà, la donazione. E' quanto hanno fatto i 640 giovani e ragazzi che frequentano l'Istituto comprensivo di Oppido Mamertina, unico nel suo genere in tutta la provincia (comprende la scuola media, l'Istituto tecnico informatico e il Liceo scientifico) e nuova realtà scolastica della Piana di Gioia Tauro dai cui numerosi centri proviene circa la metà degli alunni iscritti nei suoi indirizzi di scuola superiore.
Con il patrocinio del Comune di Oppido Mamertina e la collaborazione degli allievi del Liceo Classico S.Paolo, si sono infatti riuniti nella bella chiesa oppidese dell'Addolorata, che con la sua architettura circolare favorisce il clima di assemblea e di discussione.
"Una sintesi spontanea e fondamentale - evidenzia il dirigente scolastico Bruno Demasi - dopo i momenti di studi già realizzati con numerosi seminari di lavoro e iniziative educative finalizzate alla comprensione dei valori e delle piste di sviluppo che l'entroterra della Piana deve percorrere in maniera sempre più convinta: l'apertura all'Europa e lo studio delle sue radici; l'idea kantiana della pace perpetua, i fermenti e le occasioni per lo sviluppo dell'imprenditorialità giovanile; il potenziamento dei valori di donazione, di solidarietà, di convivenza civile".
Numerosi ed autorevoli gli interlocutori dei giovani presenti all'importante happening: il vescovo di Oppido-Palmi mons. Bux; il primario del reparto Infettivologia dell'ospedale di Cosenza prof Luigi Guaglianone; il direttore del Centro trasfusionale di Palmi dr. Giuseppe Randazzo; il presidente dell'Avis di Oppido Mamertina avv. Giuseppe Rugolo; il coordinatore per la Calabria e la Sicilia della Comunità incontro di Don Gelmini; la rappresentante della Casa di Castellace per ammalati di Aids; Francesco Riggitano, responsabile per la nostra provincia dell'Organizzazione "Libera", fondata da Don Ciotti, cui l'Istituto comprensivo di Oppido si è recentemente associato.
La vita come dono, la vita come scelta, la vita come rinuncia all'effimero, la vita in quanto vita. Questo il messaggio scaturito dagli spontanei e vivi interventi degli studenti e dalla stessa omelia del vescovo nel corso della celebrazione eucaristica,
Tanti i segni di riflessione offerti dagli studenti in questa originale lezione collettiva sapientemente coordinata dai loro docenti. Tra tutti, l'iscrizione all'Avis, con una prima donazione di sangue da parte di numerosi diciottenni e l'adozione a distanza di Mosè, un bambino congolese, ultimo di sette fratelli e orfano di madre.