(13/5/2003)
Oppido/ Consiglio
animato ma infine compatto in difesa dell'ospedale
L'Asl deve intervenire
Richieste da soddisfare entro breve
Vincenzo Vaticano
OPPIDO Convocato in sessione straordinaria a seguito dell’aggiornamento della seduta precedente, si è riunito il Consiglio comunale per trattare un unico, ma importante, punto posto all’ordine del giorno: analisi situazione del locale presidio ospedaliero e sanità pubblica nella Piana di Gioia Tauro. I lavori, seppure caratterizzati da continue “schermaglie” verbali tra minoranza e maggioranza con repentini abbandoni e rientri dall’aula da parte di alcuni consiglieri dell’opposizione - che hanno lamentato la scarsa sensibilità al problema in discussione da parte di alcuni consiglieri di maggioranza, assenti -, si sono svolti in un clima di confronto civile e democratico. Anche se, va rilevato, in qualche caso tali allontanamenti hanno determinato la temporanea sospensione della seduta e un episodio increscioso si è verificato nel corso della riunione. Ad un certo punto, infatti, il presidente dell’assemblea, Bruno Barillaro, poiché un cittadino, a suo giudizio, ha turbato l’ordine della seduta applaudendo l’intervento del consigliere di minoranza Giuseppe Rugolo e si è rivolto in maniera poco consona al Sindaco, lo ha invitato ad uscire dall’aula. Alla fine, comunque, dopo la veemente replica del sindaco ai numerosi “rimproveri” mossi dai banchi dell’opposizione, i due gruppi contrapposti, con grande senso di responsabilità, hanno ripreso un fattivo dialogo, dichiarandosi d’accordo “sulla mobilitazione a favore del locale nosocomio, anche con prove di estrema durezza, poichè l’ospedale cittadino rappresenta un cardine essenziale nella difesa della salute di un comprensorio, quello preaspromontano, ad alto rischio d’isolamento”. Cosicché, dopo un’ampia discussione, caratterizzata dagli interventi di parecchi consiglieri e del sindaco Antonino Freno, che ha evidenziato dettagliatamente i problemi e le penalizzazioni sofferte dall’ospedale, il Civico consesso, all’unanimità dei presenti, ha deliberato di chiedere al commissario straordinario dell’Asl 10 di Palmi alcuni urgenti ed immediati adempimenti (entro 30 giorni) necessari a garantire la funzionalità, l’accrescimento, l’apertura e il potenziamento dei reparti previsti per l’ospedale di Oppido. Più precisamente, al responsabile dell’azienda sanitaria è stato chiesto di provvedere: all’ultimazione dei lavori in corso; all’apertura delle sale operatorie ultimate da anni; alla completa riattivazione del reparto di ostetricia, ginecologia e pediatria; all’attivazione dei posti letto nei reparti di medicina e chirurgia nel numero previsto in dotazione organica, vista l’attuale sottoutilizzazione; alla dotazione di personale medico e paramedico sufficiente a far funzionare reparti e servizi presenti; alla restituzione di un idoneo servizio di psichiatria, territoriale ed ospedaliero. In mancanza di adeguate risposte, sarebbe opportuno, secondo alcuni consiglieri, intraprendere civili ma ferme iniziative di opposizione, inclusa l’occupazione degli uffici dell’Asl, l’astensione da parte dei cittadini alla prossima consultazione elettorale e, come estrema ratio, le dimissioni in blocco del consiglio comunale.