(18/11/2003)
Oppido/ Frisina: l'Asl
vuol chiudere il Pronto Soccorso
«L'ospedale muore» An lancia l'allarme
Vincenzo Vaticano
OPPIDO “Cittadini
oppidesi! Il nostro ospedale è alla fine?….”. E’ questo l’inizio del manifesto
sottoscritto dal fiduciario del locale Circolo ambientale di An, Carlo Frisina,
per chiamare alla mobilitazione tutti i cittadini “a salvaguardia dell’ospedale
e alla tutela della nostra salute poiché il Commissario straordinario dell’Asl
10 di Palmi, dopo aver penalizzato il nostro ospedale lasciando solo 11 medici
per i reparti di medicina, chirurgia e pronto soccorso, dopo aver chiuso il
servizio di psichiatria, adesso ha in animo di chiudere il servizio di pronto
soccorso. Una decisione assurda e irragionevole, in quanto la buona funzionalità
di tale servizio è il volano di ogni ospedale”. Soffermandosi poi sul precario
stato in cui si trovano il servizio di anestesia e rianimazione e il servizio di
radiologia, aggiunge come “è evidente che l’ospedale viene lasciato in una lenta
ed irreversibile agonia la cui conseguenza sarà la inevitabile chiusura”. Ecco
perchè, l’esponente di An ritiene necessario che “la cittadinanza non solo debba
essere interessata, ma mobilitata, facendo presente al Commissario straordinario
che l’ospedale di Oppido non ha bisogno di pannicelli caldi, bensi di interventi
seri e mirati al servizio dell’utenza dell’intera Comunità montana”. E non
risparmia critiche a nessuno. “I vari comitati pro ospedale, dove si sono
ghettizzati?” chiede Frisina dopo aver constatato che non è più il momento che
il Consiglio comunale (maggioranza ed opposizione) si nasconda senza uscire allo
scoperto per dare ai cittadini risposte serie, veritiere ed adeguate alla
situazione di emergenza e di pericolo in cui si vive. “L’ospedale – evidenzia,
tra tante altre cose, Frisina – non è solamente un’azienda che deve rispondere
ai criteri di ordine economico, ma anche e soprattutto deve rispondere ad una
funzione sociale di servizio delle zone montane mal collegate”.