(8/3/1998)
Parco d'Aspromonte/ Parco senza
direttore
Vincenzo Vaticano
VARAPODIO -Nella stesura della relazione illustrativa di accompagnamento al Bilancio preventivo 1988,recentemente approvato, il presidente dell’Ente parco nazionale d’Aspromonte, Bruno Dominijanni, aveva sottolineato come il verificarsi di alcune condizioni costituiva premessa indispensabile perchè l’Ente Parco potesse finalmente operare pienamente "a regime", in modo da soddisfare le attese, finora deluse, delle popolazioni interessate. Tra le condizioni richiamate, particolare rilievo veniva data a quella corcernente la nomina del Direttore del Parco, "assolutamente non più procastinabile, non essendo possibile - secondo Dominijanni - che il Consiglio direttivo e la Giunta esecutiva, si addossino compiti di gestione spettanti al Direttore" Evidentemente tale adempimento ministeriale, presupposto indispensabile per il decollo definitivo del Parco d’Aspromonte, tarda a venire e costituisce motivo di seria preoccupazione e vibrata protesta da parte del responsabile dell’Ente che, via fax, ha fatto giungere al Ministro per l’ambiente Edo Ronchi, una comunicazione urgente dai toni per niente accomodanti. "Esprimo vibrata protesta - scrive l’avv. Bruno Dominijanni - per la perdurante mancata nomina del Direttore del Parco Nazionale d’Aspromonte, nonostante le ripetute, pressanti sollecitazioni. Esprimo, altresì, rammarico per la mancata risposta alla richiesta di incontro con una delegazione del Consiglio Direttivo dell’Ente Parco , trasmessale in data 24 novembre 97 e ribadita in data 29 gennaio 1998. "Rappresento ancora una volta - continua il presidente - l’impossibilità di andare avanti correttamente e con efficienza nell’attività di gestione del Parco, in mancanza del Direttore, al quale compete per legge tale attività. Declino, pertanto, ogni responsabilità per ritardi o inadempienze o inconvenienti gestionali ed insisto, ancora una volta, perchè Ella voglia procedere senza ulteriori indugi alla nomina del Direttore".