(26/8/2003)
Molochio Sei sindaci
bocciano il tracciato proposto dalla
Provincia
Pedemontana da
rivedere
«Bisogna valorizzare i
centri
dell'interno»
Vincenzo Vaticano
MOLOCHIO – Il totale disaccordo sulla bozza di tracciato della Pedemontana, così come delineata dalla Provincia in base all'accordo di programma quadro Stato-Regione, è stato ribadito e confermato ieri sera dai comuni maggiormente interessati alla realizzazione dell'importante arteria. La strada dovrebbe congiungere, con tempi brevi di percorrenza, i centri situati alle falde dell'Aspromonte tirrenico meridionale con quelli più a valle nella Piana. I motivi sono stati ampiamente illustrati in una conferenza stampa nell'aula consiliare del Comune di Molochio. C'erano i sindaci Francesco Morano (Cittanova), Giuseppe Mezzatesta (Molochio) e Antonello Freno (Oppido Mamertina), che hanno parlato anche a nome degli altri primi cittadini interessati al problema ma impossibilitati a partecipare alla riunione per diversi motivi. Si tratta di Michele Tigani (Terranova S. M.), Orlando Fazzolari (Varapodio) e Germanò (Santa Cristina). Con l'obiettivo di attenuare, se non proprio eliminare, gli effetti estremamente negativi prodotti soprattutto per questi centri dal tracciato disegnato dalla Provincia, è stata presentata la nuova proposta progettuale elaborata a livello politico dai rappresentanti dei comuni e realizzata con il determinante supporto dei tecnici della Provincia e dei diversi uffici municipali. «Il progetto - hanno sottolineato Mezzatesta, Morano e Freno – si pone come risposta all'invito dello scorso luglio del presidente della Provincia Pietro Fuda e dell'allora assessore regionale alle Infrastrutture Aurelio Misiti, a presentare un progetto alternativo che, se compatibile dal punto di vista della spesa, sarebbe stato senz'altro preso in considerazione». Questa “variante” è stata inviata ai competenti uffici provinciali e regionali poiché, secondo i proponenti «è perfettamente fattibile per quanto riguarda i costi aggiuntivi rispetto al tracciato disegnato dalla Provincia (circa 30 milioni di euro) anche in considerazione del fatto che, spostando a monte il tracciato si realizzerà un notevole abbattimento di costi, non risultando più necessarie le lunghe bretelle di collegamento soprattutto con Molochio, Varapodio ed Oppido». In sostanza, hanno ancora evidenziato i tre sindaci illustrando nei minimi particolari il nuovo tracciato, «non c'è alcun motivo perché questa proposta, che non inciderebbe minimamente sugli altri tratti previsti dalla Pedemontana, non debba essere presa seriamente in considerazione ed approvata». Tutto questo, per i primi cittadini presenti all'incontro, «comporterebbe la valorizzazione e la rivalutazione delle zone interne con conseguente crescita delle attività commerciali e produttive gravitanti sul porto di Gioia, ma anche la valorizzazione della montagna, dei centri storici, delle tipicità e del turismo culturale ed ambientale».