(17/10/2001)

Pit Aspromonte/ Eletto De Marco

Vincenzo Vaticano

VARAPODIO - La conferenza dei sindaci dei 23 comuni del reggino, interessati al Pit (Progetto integrato territoriale) dell'area "Aspromonte", convocata e presieduta dall'assessore regionale al Bilancio e programmazione dr. Bagarini e dal presidente dell'Amministrazione provinciale dr.Calabrò, durante una riunione tenutasi giorni fa nell'aula del Centro agro alimentare di Lamezia Terme, ha proceduto alla nomina del Comitato di gestione del Pit eleggendo nell'importante carica, col voto unanime dei venti sindaci presenti, i seguenti amministratori locali: Rocco De Marco, presidente della Comunità montana versante tirrenico settentrionale di Cinquefrondi, nonché sindaco di Serrata; Antonio Alvaro, presidente dela Comunità montana versante tirrenico meridionale di Delianuova nonché vice presidente del Parco nazionale dell'Aspromonte; Antonello Freno, sindaco di Oppido Mamertina; Francesco Morano, sindaco di Cittanova; Rocco Biasi, sindaco di Taurianova.

L'assemblea, appositamente convocata per tale adempimento, secondo quanto emerge dal resoconto ufficiale dei lavori, ha provveduto, altresì, a sottoscrivere la convenzione per la proposta e gestione del Pit, che - è opportuno precisare - viene direttamente individuato dal Programma operativo regionale 2000-2006, "quale strumento per sostenere la realizzazione, la crescita e l'implementazione dei sistemi locali di sviluppo in funzione delle reali specificità e vocazioni territoriali integrando e sostenendo le iniziative in corso e promuovendone di nuove". Esso si inserisce e si aggancia in modo organico al suddetto Por che, in sintesi, rappresenta un complesso di azioni intersettoriali, strettamente coerenti e collegati tra di loro per convergere verso un comune obiettivo di sviluppo territoriale o settoriale.

Il neo eletto presidente del Comitato di gestione Rocco De Marco, manifestando idee ben chiare sul come procedere nell'attuazione dei programmi previsti, ha dichiarato che "sono enormi le aspettative sui Progetti integrati territoriali da parte delle varie comunità locali. Questi strumenti, ha aggiunto, devono essere utilizzati per sostenere la razionalizzazione, la crescita e l'implementazione dei sistemi locali di sviluppo, sostenendo le iniziative e i progetti proposti per i territori che esprimono maggiori bisogni in una logica di coesione e cooperazione tra Enti".

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