(12/1/2002)

Varapodio / Convocato per il 17 dopo l'attentato al sindaco Fazzolari
Consiglio sull'ordine pubblico
Continuano gli attestati di solidarietà. Intensificate le indagini

Domenico Zito
Vincenzo Vaticano

TAURIANOVA – Continua incessante il lavoro delle forze dell'ordine per cercare di venire a capo del grave attentato dinamitardo ai danni dello studio di consulenza fiscale del dott. Orlando Fazzolari, sindaco di Varapodio. Al momento non si registrano grosse novità. In questa fase si stanno facendo accurate indagini per individuare il tipo di esplosivo utilizzato. In caserma sono state ascoltate anche alcune persone. La violenta deflagrazione ha causato ingenti danni allo studio di Fazzolari, ubicato in via San Biagio, a poca distanza dalla centrale piazza San Nicola. In particolare sono state sfondate la porta di ingresso in vetro ed alluminio ed un'altra interna; le pareti divisorie e le finestre sono completamente andate in frantumi. L'esplosione ha anche reso inutilizzabili alcune apparecchiature poste all'interno. Sempre nello stesso stabile l'appartamento soprastante, occupato dalla sorella e dal cognato del primo cittadino, ha riportato danni agli infissi. Fortunatamente non si sono registrati danni alle persone. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia, guidati dal tenente Paolo Befera, comandate interinale. Il dott. Fazzolari è stato sentito anche dagli uomini della Digos e del commissariato della Polizia, operanti sotto le direttive del dott. Giuseppe Zanfini. Il sindaco di Varapodio, che, ieri ha presenziato alla riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, indetta dal prefetto, dott. Goffredo Sottile, ha ricevuto moltissime attestazioni di solidarietà da diverse personalità. L'on. Angela Napoli, vice presidente della commissione parlamentare antimafia, si è recata a Varapodio, nella stessa serata di giovedì. Nella circostanza si è convenuto di indire per il 17 con inizio alle 5 del pomeriggio, un consiglio comunale aperto a tutte le autorità civili, religiose e militari del comprensorio. Il presidente dell'Amministrazione provinciale di Reggio Calabria, dott. Cosimo Antonio Calabrò, ha espresso "la più ferma condanna per l'episodio criminoso che mira a colpire non solo il primo cittadino e l'Amministrazione comunale, ma tutta la cittadinanza. L'Amministrazione Provinciale assicura - ha continuato il presidente - il proprio totale coinvolgimento al fine di assicurare una maggiore presenza dello Stato nel territorio comunale, così come un rinnovato impegno finalizzato a valorizzare la laboriosa cittadina". Un'altra decisa presa di posizione è pervenuta dal Comitato interprovinciale per il diritto alla sicurezza di cui è presidente Demetrio Costantino che ha espresso la sua solidarietà, sollecitando "iniziative adeguate, tempestive e incisive da parte degli organi dello Stato". Costantino si è detto "impegnato da tempo a denunciare le continue azioni intimidatorie della criminalità contro rappresentanti delle istituzioni, imprenditori, cittadini, uomini onesti colpevoli di non essersi piegati alla violenza mafiosa". Ha infine sostenuto come "sia necessaria una forte risposta dei cittadini e dei soggetti istituzionali del circondario". Il dott. Fazzolari, sindaco da oltre cinque anni, a capo di una giunta sostenuta da una lista civica di centro-destra ed esponente di rilievo a livello provinciale di An, ha ribadito il suo impegno "al servizio delle istituzioni e della società civile, con l'intento di fare emergere la cultura della legalità e dello sviluppo sociale". Il trentasettenne amministratore, coniugato e padre di due bambine, dopo aver ricordato di "non aver ricevuto mai alcuna minaccia, avvertimento o pressione", ha rimarcato con forza come "l'attentato abbia semplicemente provocato danni materiali, senza intaccare lo spirito di un sindaco che si batterà sempre per il proprio paese e per combattere le forze che tendono ad offuscare la legalità". Il segretario comunale e tutti i dipendenti hanno espresso, in un manifesto, "il più vivo sdegno per il vile gesto", mentre i consiglieri di maggioranza hanno parlato di "amarezza per questo fatto che ci coinvolge tutti, come membri di una società civile".

 

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