(2/8/2002)
OPPIDO
MAMERTINA / La
nuova struttura è ultimata ma non ancora utilizzata
Pronto soccorso,protesta
An
L'ingresso del nuovo pronto soccorso
|
Vincenzo
Vaticano
OPPIDO MAMERTINA - La
mancata apertura dei nuovi e ristrutturati locali del pronto soccorso
dell’ospedale di Oppido e il persistere di alcuni problemi all’interno della
struttura sanitaria ha indotto il locale circolo di Alleanza nazionale, tramite
il suo presidente Carlo Frisina, a
diramare una nota di critica
ai responsabili amministrativo-gestionali dell’Asl 10 di Palmi..
La
ristrutturazione, avviata alcuni
mesi fa, è il caso di ricordare,
risulta inserita in un più
ampio programma di intervento per il risanamento sanitario e l’adeguamento
tecnologico del presidio ospedaliero di Oppido Mamertina. Un programma
di rilancio, assistito da un finanziamento di oltre ottocento milioni,
che fin’ora, dopo oltre due anni di lavoro ed interventi più o meno incisivi,
ha assicurato, oltre alla ristrutturazione del pronto soccorso, l’adeguamento
e la messa a norma di reparti quali chirurgia e radiologia.
Anche se
completato, però, il nuovo servizio
di pronto soccorso stenta a “partire”. Da qui la protesta dell’esponente
di Alleanza nazionale. “E’ da 15 giorni, ormai, che i lavori di
ristrutturazione del nuovo pronto soccorso
sono finiti ( collegamenti telefonici compresi) – afferma Frisina – e
non si sa per quale motivo tale servizio non viene spostato dai vecchi locali
che, peraltro, non sono a norma e devono anch’essi essere ristrutturati.
Nonostante le mie sollecitazioni e quelle del sindaco di Oppido (avv. Antonino
Freno, ndc) al direttore sanitario e al responsabile tecnico dell’Asl, gli
addetti al delicato servizio si trovano ad operare nei vecchi locali in
condizioni estremamente precarie con pregiudizio per la salute dei pazienti”.
Carlo Frisina,
egli stesso operatore sanitario, ritiene di dover esprimere un ulteriore
protesta per la mancata soluzione
dell’altro problema, che a suo dire si ripropone da molti mesi, e riguarda l’assoluta carenza dei medici di guardia in
servizio presso il nosocomio oppidese. “Ci auguriamo, dice senza mezzi
termini, che questa situazione non sia determinata da un piano prestabilito il
cui obiettivo ultimo sia lo smantellamento e la cancellazione dell’unica
importante struttura ospedaliera presente nel territorio della Comunità montana
versante tirrenico meridionale, destinata a servire con immediatezza le
popolazioni residenti in un comprensorio spesso disagiato e a rischio di
isolamento. Qualora questi problemi non venissero risolti – conclude Frisina
– An, unitamente alla cittadinanza, avvierà una protesta verso questa sanità
che non funziona”.
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