DAL PROGETTO D'ISTITUTO: 

"EDUCAZIONE ALLA SALUTE"

 

- INGEGNERIA GENETICA: TRA ETICA E SCIENZA -

 

I ragazzi delle classi terze del segmento media, in questo anno scolastico, hanno sviluppato con un progetto mirato, un argomento di grande attualità: l'ingegneria genetica e le biotecnologie.

 

Gli allievi hanno seguito con molto interesse il progetto che ha stimolato in loro la curiosità e la voglia di conoscere come la scienza, in questi ultimi tempi, si pone nei confronti dell'uomo. In particolare la classe III A in questo "articolo2 vuole approfondire le prospettive di intervento delle biotecnologie in campo medico (malattie genetiche) e la tecnica della clonazione. l'ingegneria genetica è un campo applicativo della scienza che consiste nella manipolazione dei geni (tratti del DNA), intervenendo direttamente su di essi con una tecnica: "TECNOLOGIA DEL DNA RICOMBINANTE". Essa si basa sul fatto che è possibile tagliare, in senso metaforico e in modo specifico, particolari frammenti di molecole di DNA per mezzo di speciali enzimi di "restrizione" che isolano il gene; successivamente altri enzimi e precisamente gli enzimi "ligasi" ricongiungono i diversi frammenti del DNA ottenuti. In campo medico, questa tecnica, ha acconsentito di prelevare un gene da un qualsiasi organismo e di trapiantarlo in un altro; in tal modo, ad es. è stato possibile trasferire il gene dell'insulina dell'uomo in un batterio inducendo quest'ultimo a produrre tale ormone e curare con successo il diabete. Altri casi in cui la tecnologia genetica si è rivolta alla sintesi batterica sono stati quelli dell'ormone della crescita (somatotropina) e del vaccino contro l'epatite B.

 Inoltre con questa tecnica è possibile debellare altre malattie genetiche lavorando sui geni difettosi responsabili delle patologie; infatti molte di queste malattie, identificate a livello embrionale potrebbero essere curate sostituendo il gene portatore della patologia con un gene sano. Il problema sorge quando l'individuo malato è già adulto per il quale si rende necessario un trapianto di organo totalmente compatibile. Per ottenere tale risultato è necessario ricorrere alla clonazione di organi attraverso due procedimenti: il primo prevede il prelievo dall'ammalato di cellule staminali, dette "totipotenti" perché in grado di produrre, sotto indirizzo medico, qualsiasi organo o tessuto; in questo caso le probabilità di successo sono limitate considerata l'anzianità delle cellule staminali e la difficoltà di reperirle. Il secondo procedimento, invece, consente l'utilizzo di cellule staminali prelevate da embrioni clonati; in questo secondo caso le probabilità di successo sono alte ma sorgono delle difficoltà di ordine etico e morale. Clonare un organismo vivente, oggi, non è ormai difficile. Si tratta di prelevare il nucleo di una cellula somatica, ad es. quello di una cellula del sangue o della pelle e inserirlo in un ovulo privato in precedenza del suo materiale genetico. La differenza basilare rispetto alla riproduzione naturale o quella in vitro è che non entrano in campo gli spermatozoi e che l'uovo viene utilizzato come una specie di contenitore, sia pure molto particolare. Con questa tecnica sono stati ottenuti cloni animali, vegetali, batterici e anche umani; nel primo caso (pecora Dolly) si è giunti a far nascere individui geneticamente identici all'animale da cui è stato estratto il nucleo, mentre nel secondo caso si è fermati ad embrioni costituitisi da poche settimane, con l'intento di produrre cellule staminali identiche a quelle della persona che dovesse subire il trapianto. Ciò che appare inquietante è che si possa ottenere una "vita" senza alcuna fecondazione sessuale e quindi senza un atto d'amore. Ed è per questo che l'ingegneria genetica presenta importanti implicazioni etiche. Queste ed altre problematiche, legate allo sviluppo della Biologia, coinvolgono profondamente tutti i cittadini ed in particolare coloro che si occupano di scienze e morale. Per questo sono sorti in tutto il mondo comitati di studiosi ed esperti che cercano di definire il confine fra ciò che è accettabile e ciò che non lo è. E' nata così una nuova scienza la "BIOETICA". 

Non è una disciplina teorica perché le sue conclusioni sono destinate ad influenzare la vita di milioni di persone. A tal proposito giorno 6 aprile presso i locali della scuola media, si è tenuto un convegno riguardante "L'ingegneria genetica: tra etica e scienza". A questo incontro hanno partecipato tre medici specialisti ed un sacerdote che in rappresentanza della chiesa ha sottolineato i risvolti etici. E' stato un convegno interessante che ha arricchito le conoscenze dei ragazzi, sensibilizzandoli e facendo comprendere loro la grande importanza della ricerca scientifica che comunque va rigidamente temuta entro i canoni della morale e dell'etica.

Testo  giornalistico preparato dagli alunni della classe III A, seguiti dall'insegnate di scienze, Viviana Santostefano anno scol. 2001/2002. 

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