DAL PROGETTO " EDUCARE ALLA MULTIMEDIALITA' "
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GLI ALUNNI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO DI VARAPODIO PRESENTANO L'IPERTESTO....
....IL BACINO DEL MEDITERRANEO "Un grogiolo di popoli e culture"
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IL NOSTRO LAVORO
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In seguito al progetto " MULTIMEDIALE" noi alunni di terza B (anno scol. 2001/2002) abbiamo pensato di riprendere la ricerca di geografia svolta nel precedente anno scolastico (2000/2001) riguardante il tema: "Il Bacino del Mediterraneo". Siamo partiti da questa ricerca per avviare insieme ai compagni delle altre classi del nostro Istituto , un lavoro più approfondito e costruire, così, un "IPERTESTO".
Il nostro lavoro ha avuto questa organizzazione:
abbiamo formato
dei gruppi dove ognuno di noi ha avuto precisi compiti, quali la lettura dei testi utilizzati,
l'impostazione del lavoro, il tutoraggio ( i ragazzi di
terza seguivano, anche, i compagni di prima). Infine, il lavoro al computer.
Abbiamo preso in esame i Paesi che si affacciano sul Bacino del Mediterraneo: Italia, Libano, Tunisia, Marocco, Albania, Macedonia, Grecia, Bulgaria, Romania, Spagna, Turchia, Francia ecc…
Da qui abbiamo riflettuto quanto sia difficoltoso l'inserimento e, quindi, l'integrazione di questi popoli che spostandosi dalla zona meridionale verso i Paesi a nord del bacino incontrano diversità di culture, di tradizioni, di religione, di usanze e non da ultimo di lingua. A tal proposito è scaturita un'osservazione singolare, fra i ragazzi di II B : è vero che le lingue tra questi popoli sono diverse e creano impedimento nella comunicazione, ma è pur vero che al di là della lingua "ufficiale" ne esiste una che oltrepassa qualsiasi confine etnico-geografico e che, per fortuna, è decodificabile da tutte le genti, trattasi dei linguaggi non verbali che senza l'ausilio del "parlato" e/o dello "scritto" comunicano una infinità di messaggi.
LE ORIGINI DEL BACINO
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In
seguito a questi movimenti distensivi, la Corsica e la Sardegna
si staccarono
dalla Francia e dalla Spagna e si aprirono il golfo del Leone ed
il mar Tirreno.
Un
milione di anni dopo si aprì lo stretto di Gibilterra
LE GRANDI CIVILTA' DEL MEDITERRANEO |
In
questo periodo grandi migrazioni come quelle dei Semiti, dei Camiti e degli
Indoeuropei s'insediarono lungo i territori circostanti il Bacino, così che si
deve a questi popoli il sorgere e lo svilupparsi delle più antiche civiltà
sulle rive orientali del nostro Mediterraneo già nel V millennio, quando,
invece, in Italia e in Europa l'uomo preistorico viveva ancora nelle caverne.
In
Mesopotamia, lungo le rive dei fiumi Tigri ed Eufrate, si insediarono popoli di
stirpe diversa già nel IV millennio a.C. facendo sorgere, prima la civiltà dei
Sumeri e alla fine del III millennio la civiltà dei Babilonesi; in questo
stesso millennio sul mare Egeo la civiltà Cretese ebbe il predominio marittimo
e commerciale in tutto il Mediterraneo orientale, infatti Cnosso diventò il
centro più popoloso del Bacino e capitale di un impero marittimo e commerciale
che comprese: Micene e Grecia.
Nel
secondo millennio i Babilonesi subirono un'incursione militare per opera di un
popolo, dalle origini indoeuropee: gli Hittiti. A loro spetta il merito di aver
tramandato alla civiltà greca e romana le concezioni politiche, amministrative
e culturali.
Tra
la fine del II e gli inizi del I millennio a.C., lungo le coste della Siria e
della Palestina sorsero le civiltà dei Fenici e degli
Ebrei.
Contemporaneamente
alla civiltà Fenicia si sviluppò la civiltà Micenea che spostò l'attività
commerciale lungo la sponda Asiatica del mare Egeo, dove furono fondate numerose
colonie greche.
ANCHE I GRECI COLONIZZARONO IL MEDITERRANEO |
Intanto
nel VII e VIII si verificò in Grecia un aumento della popolazione, così che la
terra fertile divenne insufficiente a dare cibo necessario a tutti gli abitanti;
ciò provocò situazioni di povertà, che portò migliaia di Greci a lasciare le
loro poleis e a dirigersi verso il mar Nero, verso le coste: dell'Africa, della
penisola Iberica, della Francia, della Sicilia e dell'Italia meridionale.
In
questa ampia zona fondarono numerosi centri urbani che si ingrandirono superando
l'estensione della madrepatria.
Uno
dei risultati di questa colonizzazione fu l'enorme crescita dei traffici
commerciali nel Mediterraneo, nel quale avvennero scambi e prestiti non solo
economici, ma anche culturali tra i popoli che allora navigavano: Greci, Fenici,
Etruschi, Cartaginesi ed in seguito Romani.
Pertanto,
da queste vicende, la storia ci dice che il Mediterraneo è stato culla di molte
civiltà: egiziana, micenea, fenicia, greca e romana; ognuna di loro ha lasciato
tracce e trasmesso conoscenza e cultura agli
altri popoli. Tra tutte in particolare quella greca influì sullo sviluppo delle
civiltà del mediterraneo.
I
greci attraversarono il mediterraneo durante la cosiddetta seconda
colonizzazione, XVIII e XVII secolo a.C., raggiungendo le coste della Spagna,
dove fondarono la città di Malaga; anche Nizza e Marsiglia in Francia; furono
le colonie greche fondate sulle coste dell'Italia meridionale della Sicilia a
raggiungere una prosperità ed una potenza da meritare l'appellativo di Magna
Grecia, cioè grande Grecia; numerose furono le città fondate tra cui Taranto,
Crotone, Reggio Calabria e Napoli.
IL MEDITERRANEO NEI SECOLI '800 e '900 |
Il Mediterraneo, quindi costituiva
un'importante via di comunicazione tra gli Stati europei e le loro colonie. Nel
1869 fu inaugurato il Canale di Suez, quest'opera molto importante richiamò le
relazioni commerciali con l'Estremo Oriente dando vitalità ai traffici
marittimi. Però per tutto l'800 il bacino del Mediterraneo fu teatro di
tensioni, di movimenti politici indipendentistici e di scontri. I due grandi
conflitti mondiali portarono il mediterraneo sotto il dominio dell'Inghilterra e
della Francia, che controllavano per lo più l'area meridionale e orientale,
anche l'Italia cercò d'inserirsi nel gioco delle grandi potenze, occupando la
Libia nel 1912, tuttavia nonostante la sua posizione geografica privilegiata,
rimase una forza secondaria e non riuscì a contrastare seriamente la potenza
inglese.
Dopo
la seconda guerra mondiale la situazione nell'area del mediterraneo si complicò,
tutti i Paesi che si affacciavano ottenevano l'indipendenza e il sistema
coloniale falliva.
Scomparse
le tradizionali potenze coloniali, comparvero due nuove potenze a livello
mondiale: Stati Uniti e Unione Sovietica; esse influenzarono tutto il mondo,
soprattutto sul conflitto Arabo-Israeliano e sugli scontri per il controllo
delle fonti di petrolio del Nord Africa e del Medio
Oriente. Lo scioglimento
dell'Unione Sovietica, nel 1991 e la fine della guerra fredda, la caduta del muro
di Berlino allentò lo stato di tensione nel Mediterraneo. Già nel 1991 furono
avviati negoziati, tra i paesi Arabi e Israeliani, per la soluzione della
"questione palestinese".
Nel
Settembre del 1993 venne stabilito il riconoscimento dell'autonomia
amministrativa dei territori di Gaza e Gerico abitati da popolazione
palestinese.
La
tensione tra Occidente e parte degli Stati Arabi è dovuta a divergenze di
interessi, i contrasti si aggravano ancor più con le grandi differenze
culturali e religiose presenti tra occidente cristiano e mondo islamico.
A partire dagli anni ottanta si sono sempre più rafforzati, in quasi tutti i Paesi musulmani, i movimenti politici religiosi di integralismo islamico che applicano in modo intransigente i principi dell'islamismo: da ciò la nascita di quel movimento definito degli integralisti
Attualmente
nell'area mediterranea sono presenti attriti e scontri; è sempre viva la
discordia tra Grecia e Turchia per il possesso di Cipro. L'est europeo: la Bulgaria,
anticamente chiamata Tracia fu dominata per cinque secoli dai turchi,
oggi,dopo la caduta del regime comunista, le nuove istituzioni, formalmente
democratiche, stentano a funzionare cosicché la popolazione deve affrontare una
dura vita per cui preferisce emigrare nei nostri Paesi. I popoli dell'area Balcanica:
l'Albania, lasciata dal regime comunista in condizioni di arretratezza e priva di infrastrutture
economiche e sociali.
Dal
1991 la ex Jugoslavia è stata teatro di una sanguinosa guerra civile che ha
coinvolto da vicino i Paesi limitrofi, la Grecia e l'Italia oltre l'intera
comunità internazionale.
GLI STATI DELL'AREA NORD DEL MEDITERRANEO |
Nel
nord della Spagna si presenta la situazione delle regioni basche
;
nell'est europeo le aree della penisola Balcanica
occidentale, orientale hanno vissuto vicende complesse sul campo politico, culturale e
religioso.
IL MAR MEDITERRANEO |
Il
bacino del mediterraneo ha una lunghezza di Km 3.860, una larghezza di Km 1.800
e una profondità di m. 4.404, è detto anche "mare nostrum". Sulle
sue coste si affacciano tre Continenti e, quindi, una popolazione complessiva di
275.000.000 di abitanti.
Il
Mediterraneo è considerato "giovane" e se non fosse collegato
all'Oceano Atlantico correrebbe il rischio di disseccarsi per la forte
evaporazione, comunque le sue acque si presentano con un alto tasso di salinità.
La disposizione e la diversa profondità dei fondali consentono di individuare i
bacini interni: di Alboran, Algerino, Provenzale, Ionico, Tirrenico, Levatino,
Adriatico.
Per
quanto riguarda il clima ,l'area mediterranea è caratterizzata da estati calde e
inverni miti. La flora tipica di questa fascia è la macchia mediterranea:
olivi, agrumi, fichi, mandorli, eucalipti, querce, pini marittimi, arbusti
sempreverdi ( ginepro, oleandro, corbezzolo, mirto ecc.) ed erbe aromatiche come
il timo, la lavanda, la salvia, la menta ecc.; la fauna originaria comprende
cinghiali, volpi, gatti selvatici, rettili, lepri e piccoli roditori.
Nelle
acque, del mediterraneo la temperatura è aumentata di circa 2°C, si
riscontrano nuove specie di pesci che provengono dall'Oceano Indiano,
dall'Oceano Atlantico e dal Mar Rosso, come il pesce palla, il pesce scorpione,
il pesce balestra o pesce pappagallo, la triglia del mar Rosso, il carangidi, le
orate, i dentici, le razze, i pagelli e i coccolitoforidi; questi ultimi sono
i responsabili dell'ingresso del carbonio atmosferico nei cicli biologici
marini, quindi nel mare nostrum si sta verificando il fenomeno della "Tropicalizzazione
e della Meridionalizzazione" dei mari interni settentrionali, causando
l'espansione di pesci mediterranei dei mari caldi.
Nel
Mediterraneo sono presenti 13 riserve marine: Port Cros, le isole Lavezzi,
Larvotto, Medas, Tabarca, Baia di Laganà, Alonissos, Mirameze, monte Orlando,
Ustica, Galiton e Foca, Riserva marina di Capo Rizzuto.
Anche
le specie a rischio di estinzione sono un centinaio: rettili, molluschi,
crostacei, pesci, mammiferi e balene; proprio quest'ultima è protetta in
un'area marina che dalla Liguria attraversa la Toscana, la Sardegna fino al
Principato di Monaco e la Provenza.
Comunque
c'è da dire che il progresso delle attività economiche ha prodotto anche seri
squilibri ambientali, l'eliminazione della flora spontanea originaria ha
lasciato i suoli esposti all'erosione operata dai venti e dalle piogge dando
luogo a frane e ad alti fenomeni di dissesto geologico
LA DIETA MEDITERRANEA
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Si chiama dieta mediterranea perché è stato il popolo mediterraneo ad intuire le combinazioni alimentari più idonei per compensare la mancanza di carne.
Le diete tradizionali delle regioni mediterranee sono basate principalmente su cibi provenienti da una ricca diversità di fonti vegetali quali verdure, cereali, legumi, frutta, semi ecc. In Nordafrica il couscous, le verdure ed i legumi formano il grosso della dieta ; nell'Europa del sud sono riso, polenta, pasta, patate, verdure e legumi a farla da padrone sulle tavole.
Nei paesi mediterranei dell'Est riso, verdure e legumi costituiscono la base di molti pasti, mentre il pane è un elemento costante di tutte le diete intorno al mediterraneo ed è consumato senza alcun uso di burro o margarina.
Ecco i
magnifici sei:
il
pane è un elemento costante di tutte
le diete intorno al Mediterraneo
ed è consumato senza alcun uso di burro o
margarina. La pasta è molto
importante perché è ricca di carboidrati i quali proteggono il fegato, filtro
dell'organismo. L'olio d'oliva e il pesce
proteggono le pareti del sistema vascolare. La
frutta e la verdura, ricca di
betacarotene, che viene trasformato in vitamina A, molto
importante per
l'elasticità e la giovinezza della pelle, e in vitamina C fattore antimalattia;
la verdura, inoltre, contiene le fibre che funzionano da spazzola e depurano il
nostro organismo, in particolare riesce a diminuire il rischio di vari tumori
epiteliali, dell'apparato digerente, respiratorio ed urinario.
Ricerca svolta dagli alunni della II B, nell'anno scol. 2000/2001, durante le ore di compresenza scienze/italiano; seguiti dalle docenti Viviana Santostefano e Angela Raco.
Carmela Lenzo, segmento elementare |
Antonino Arena, segmento media |
Angela Raco, segmento media |