IL PORTO di GIOIA
TAURO
Grazie
all’eccellente posizione geografica il
porto di Gioia Tauro è il più importante Porto di
commercio del Mediterraneo. Le navi transitano nel canale di Suez e lo Stretto
di Gibilterra e con una piccola manovra arrivano in questo importante
porto italiano, che è come una porta aperta per la Comunità Europea.
Con i suoi oltre 3145 m
di banchina , e 15,5 m di profondità per un totale di
superficie di 1,2 milioni di mq. È nato nel 1995e giorno per
giorno incrementa sempre di più la sua egemonia sul Mediterraneo, unendo
sempre più città via mare. Parecchi sono i macchinari che operano al Terminal .
Le enormi gru che si
vedono da ogni parte della piana , sono tra le più
grandi mai costruite, possono sollevare a 40 a 60 tonnellate, sono montate su
delle rotaie (si possono quindi muovere ) e permettono di prelevare i container
senza che la nave si debba muovere.Una volta scaricato sulla banchina il containers viene prelevato dallo Straddle
Carrier (carrello) e trasportato sul piazzale, dove rimane in sosta in attesa di essere
caricato sul mezzo ( nave,treno,camion) che lo porterà a destinazione.
I container sono enormi
contenitori di due tipi 20 (6,055 x
2,438 x 2,591mt) e 40 (12,190 x 2,438 x 2,591mt) che possono contenere da 3 a 5 tonnellate .
Il container arrivato al terminal con la nave
madre ha quattro differenti vie di trasporto possibili.
A
)Il container viene trasferito su un'altra nave madre
o su un fuder (nave molto più piccola usata per
piccole distanze ), quest’operazione si chiama transsahfment .
B)Il
container viene trasferito in stazione e spedito via
treno .
C)Il container viene caricato su un rimorchio e
portato a destinazione via strada . D)Il
container può venire caricato su un rimorchio e con
questo essere trasportato su una nave ro-ro, cioè una
nave simile ai traghetti, in grado di trasportare sia contenitori che mezzi
gommati.
Il reachstaker è il mezzo che viene
utilizzato per caricare il container sul treno oppure sul camion . I container vengono legati tra loro utilizzando il titwistlock,
una sorta di ganci che impediscono di allontanarsi .Vengono
bloccati ,poi , tramite le “rizze “ che bloccano il carico a bordo delle
navi.
Quando si parla di Porti
il nostro pensiero va subito alla crisi del sistema portuale italiano, crisi
determinata da errate scelte di programmazione, dall’emanazione nel tempo di
leggi assurde che hanno posto, a carico dei trasporti interessanti i porti,
costi rilevantissimi senza tener conto che si viveva
e si vive in un sistema portuale europeo fortemente concorrenziale; la logica
seguita ha portato la maggior parte dei
nostri porti fuori mercato, e della crisi che li attanaglia esempio emblematico
è il porto di Genova. Gli unici porti che sono riusciti a
inserirsi bene nei traffici marittimi sono quelli che hanno creato le
condizioni di economicità per il carico e lo scarico
delle merci dalle navi, determinando quindi posti competitivi rispetto agli
altri porti Europei per ogni unità di merce movimentata. Con i suoi programmi
d’intervento straordinario lo Stato nell’Italia
meridionale sta costruendo nella zona industriale Gioia Tauro
- Rosarno un Porto di grosse dimensioni.
In un primo momento il Porto era stato
concepito ad esclusivo servizio del V Centro Siderurgico nazionale; nella
seconda metà degli anni ‘70 la crisi del settore siderurgico ha portato ad una
riconversione dell’infrastruttura ed a
un’utilizzazione polifunzionale del
porto di Gioia Tauro.
La notevole potenzialità di utilizzazione
è dovuta alle distanze limitate rispetto al sistema portuale mediterraneo ed
europeo, al retroterra costituito dalla vasta area pianeggiante di Gioia Tauro-Rosarno e ai fondali che arrivano fino ai 20 metri.
Per dare un’idea delle dimensioni del porto basta pensare che il porto e l’area
sistemata intorno al bacino formano una superficie complessiva di circa 644
ettari divisi in:
·
171 ettari lo specchio d’acqua
·
255 ettari l’area a terra di pertinenza
del porto
·
218 ettari per insediamenti industriali.
Sono in costruzione per il collegamento con il
porto :
a)la strada a doppia carreggiata dallo
svincolo di Rosarno dell’autostrada Salerno- Reggio
Calabria, alla strada a scorrimento veloce Rosarno– Marina di Gioiosa
Ionica;
b)il raccordo ferroviario della stazione di Eranova al porto.
Per quanto riguarda il collegamento ferroviario
è prevista la costruzione della stazione di Eranova che con raccordo base e poi con raccordo
particolare, dovrebbe collegarsi con il porto di Gioia Tauro.
Questa stazione è formata da quattro binari di cui due elettrificati per le
manovre, due non elettrificati per lo scarico e carico dei containers
e prevede un piazzale adiacente pavimentato in modo da sopportare i pesi dei containers medesimi.
Noi ci auguriamo che il porto per la cui
costruzione sono state destinate risorse rilevanti
inizi e sviluppi la sua attività per la produttività degli investimenti, per
creare posti di lavoro per i lavoratori calabresi ed in particolare per i
giovani disoccupati.
Ricerca svolta dagli alunni di
IV e V elementare, Seguiti dalla docente, Carmela Lenzo.