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Comunità Montana Delianuova
/Una delibera chiede tutela per il
nosocomio "di montagna"
<< Salvaguardate Oppido>> (28-8-2005)
Vincenzo Vaticano
Antonio Alvaro
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DELIANUOVA – Anche se le polemiche si
acuiscono e si inaspriscono le proteste per la situazione
estremamente precaria in cui versa la sanità, nella Piana (è
il caso della Comunità montana versante tirrenico
meridionale di Delianuova) si registra, comunque, qualche
importante iniziativa per cercare di attenuarne gli evidenti
disservizi. Tenendo fede ai propositi espressi fin dal loro
insediamento in seno alla nuova giunta esecutiva dell’Ente
montano, infatti, il presidente Antonio Alvaro e i sei
assessori (Francesco Carmelitano, Carmelo Caruso, Pio Cosma
Pasquale Madaffari, Raffaele Zucco, Rosario Palumbo) hanno
ribadito, con formale delibera trasmessa all’Asl 10 e
all’assessorato regionale alla Sanità, << il primario
interesse riservato all’ospedale di Oppido Mamertina che,
per la sua strategica collocazione sul territorio, è stato e
continua ad essere, un costante ed immediato punto di
riferimento per tutte le prestazioni, anche d’urgenza, di un
comprensorio di circa 17.000 abitanti, con cinque comuni
totalmente montani e due parzialmente montani, con tendenza
all’aumento della popolazione durante i mesi estivi>>.
L’atto deliberativo – voluto in modo particolare
dall’assessore Palumbo (consigliere comunale di Oppido,
delegato alla Sanità) -, oltre a richiedere l’intervento
degli Enti preposti affinché si adoperino per ripristinare
la piena funzionalità del presidio ospedaliero, nel rispetto
di quanto disposto dal Piano sanitario regionale 2004-2006,
contiene, nel suo dispositivo, una serie di importanti e
significative considerazioni. Prime fra tutte, la situazione
di abbandono ed inefficienza dell’assistenza ospedaliera in
tutta l’asl 10 e, nel caso di Oppido, la constatazione che
la sopravvivenza della struttura ospedaliera è oggi affidata
solo allo spirito di abnegazione del personale sanitario che
vi presta servizio in condizioni di assoluta precarietà. <<
L’attuale situazione della struttura – si legge, inoltre,
nella delibera - risente pesantemente di indirizzi poco
oculati delle direzioni generali succedutesi nel tempo che
hanno creato disservizi tali da renderla poco funzionale,
costringendo gli abitanti dei comuni della Comunità montana
a raggiungere altri nosocomi, il più vicino dei quali si
trova a non meno di 45 minuti in condizioni normali di
percorribilità>>. Con il suddetto atto deliberativo, viene
infine richiesto, di rendere operative le divisioni e i
servizi previsti nel caso di strutture sanitarie che godono
dello status di Ospedale di montagna: pronto soccorso;
chirurgia; medicina; ostetricia e ginecologia; pediatria;
laboratorio di analisi; radiologia.
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